Lettera aperta a certi cittadini di Montanaro...

MONTANARO/ITALIA - Sono nato a Montanaro più di mezzo secolo fa, hai presente? Dopo la fine della seconda guerra mondiale, la Resistenza, il boom economico la DC il PCI etc. etc.
Vorrei parlarti con franchezza, ma prima ti racconto un fatto successo molti anni fa. Durante un bombardamento alleato su Torino un aeroplano inglese prima di tornare alla sua base doveva liberarsi di una bomba che non aveva sganciato e dato che il nostro paesello non era un obiettivo strategico aiutato dal chiarore di alcuni bengala, nella notte illuminata, ha sganciato la bomba lontano dalle case fuori San Rocco. I montanaresi spaventati dal rombo dell’aeroplano e dal chiarore, furono subito colti dal timore di essere bombardati e molti di loro sai cosa fecero? Si misero a correre proprio verso dove sarebbe stata sganciata la bomba. Questa è la questione allegorica ed emblematica legata alla poca lucidita’ e lungimiranza nelle scelte dei montanaresi: quando c’e’ un pericolo noi ci corriamo incontro.
Prima ci lasciamo fare un bel buco nella campagna, che ci danno dei soldi, poi altri soldi per riempirlo che siano rifiuti, scarti da inceneritore, inerti , o smarino ricco d’amianto. Però ci danni i soldi cosi risaniamo le casse comunali e magari non paghiamo piu la tassa sui rifiuti e ci tolgono anche l’ ICI ………. Hai mai pensato che poi ci va di mezzo la salute? Te le daranno gratis le medicine? Finiscila di correre contro la bomba! Sai cosa penso? Che lo smarino in quella maledetta cava Ronchi non ce lo metteranno mai. E sai perche’?
Perche’ sempre piu montanaresi prendono coscienza di se’, del valore della vita e di dove si vive e che in questo modo crescono gli spazi di liberta’.
Prova a ragionarci un poco sopra: sentirsi liberi, indipendenti,allergici ad ogni forma di mercanteggiamento, di baratto, e INDIGNATI da chi vuole svendere la nostra salute il nostro lavoro le nostre case.
Sono più di vent’anni che la Valle Susa difende il suo territorio, sai da cosa? Dal grande affare , per i partiti, le lobbies i potenti che si spartiscono quindici miliardi di euro per 120 km di ferrovia spacciando il tutto con il Piemonte che diventa il centro d’Europa. Un paradiso.
Ma l’unico paradiso e’ quello dei soldi alle multinazionali che continuano a divorare il nostro territorio. Decine di anni di cantieri aperti, modifiche dell’assetto territoriale e delle acque. Ricadute sulla qualità della salute molto pesanti. Treni per i pendolari che continuano a fare schifo, soldi che per la sanita’ non si trovano mai cosi come per la scuola e per i beni comuni.
La TAV, il ponte sullo stretto, gli F- 35 , le centrali atomiche, gli inceneritori , le megadiscariche , non ti sembra che qualcosa stride? Qualcosa non va’?
Sono problemi che interessano tutti e a cui bisogna dire basta ! Basta rassegnati! Siamo INDIGNATI da tutto ciò che pregiudica la salute e il futuro nostro dei nostri figli e dei nipoti.
Siamo ad un punto di non ritorno.
Prova a guardare fuori dalla finestra di casa tua, ma non fermare lo sguardo al tuo balcone tutto bello fiorito o al tuo giardinetto tutto ben curato.
La realtà che trovi e ben diversa da quella che ti propinano tutti i giorni dai giornali dalle televisioni e dai partiti .
Bisogna riappropriarsi della democrazia e non delegare più a nessuno, in Valle come a Montanaro, a Crescentino come a Fukushima .
Se guardi fuori dalla tua finestra puoi scoprire con sorpresa che molti giovani molte donne e molti bambini si mobilitano e si organizzano spontaneamente e la loro indignazione rompe la cortina fumosa della rassegnazione.
Prova a riflettere un attimo: Sai quanti giovani sono gia’ saliti su quelle montagne in Valle Susa?
Nel 1943 li chiamavano banditi, ribelli. Per noi sono partigiani oggi come ieri.
Smettila di correre contro la bomba. Lo smarino il nucleare l’abolizione dei diritti nei luoghi di lavoro, la privatizzazione di tutto persino dell’acqua, fanno parte di un sistema che produce morte, che si regge sullo sfruttamento e la rapina per la ricchezza di pochi anche a costo di avvelenare tutto il pianeta.

Ma chi a parte noi stessi ha diritto di decidere del futuro della nostra vita?

Sarà dura.


"Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo .E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede
non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini.
Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano.
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti."

Antonio Gramsci, 11 febbraio 1917.

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