In difesa della costituzione.
Come cittadini di questo stato siamo stanchi e preoccupati.
Stanchi di sentir dire tutti i giorni che la colpa dei problemi che abbiamo di fronte è la nostra costituzione.
Stanchi di sentire tutti i giorni proposte che invece di cercare di dare corpo alle nostre leggi cercano di aggirarle, per il tornaconto di uno.
Stanchi di vedere che norme proclamate come sacrosante non superano il vaglio degli organi costituzionali, per evidenti aspetti inconciliabili con i principi della nostra carta costituzionale.
Stanchi di vedere derise e infangate le istituzioni e chi e rappresenta, con accuse al limite dell’insulto e della diffamazione.
Preoccupati di come chi oggi è al governo, ma anche qualcuno di quelli che devono far opposizione, interpretano la vita democratica per soddisfare i loro interessi.
Preoccupati per gli annunci di nuove riforme fatte non per migliorare le criticità attuali, ma per castigare i presunti nemici.
Preoccupati delle similitudini di quanto viene dichiarato come nuovo che avanza con vecchi progetti dittatoriali.
Per questo saremo in piazza il 12 marzo.
Per ribadire che, di fronte a questa situazione, sia necessario esserci per difendere una delle Costituzioni più belle e democratiche del mondo, ma che, come diceva Calamandrei, ha bisogno di corpi che le diano vita, altrimenti è solo un pezzo di carta.
Per affermare che le modifiche al nostro testo fondante devono aumentare i diritti, non ridurli.
Per impedire che si passi da uno stato democratico ad uno stato teocratico, con la vita obbligata per legge.
Per dimostrare quanto questa carta sia presente nelle nostre vite, nel nostro tempo, nelle nostre idee.
Vogliamo ricordare a tutti che questa carta, frutto di sangue e sofferenza, ha bisogno di essere difesa e sostenuta, con i nostri volti e le nostre parole.
In questi giorni in diversi vogliono far passare l’idea che la costituzione sia un tappo per lo sviluppo e la crescita del paese. Mentono, e lo fanno per il loro interesse.
L’unico problema che davvero frena questo paese non è la Costituzione , ma l’incapacità della classe politica di affrontare i problemi del paese al di fuori dell’interesse di pochi.
Ed è per questo che chiediamo a tutti di esserci e di leggerla la costituzione, specie di fronte a chi la vorrebbe zittire, come vorrebbe zittire le nostre coscienze.
L'appuntamento è in Via Torino davanti al Bar Cavour,
dalle ore 15,30
Circolo Paolo Otelli, ANPI, ACLI, Legambiente sez Chivasso, Comitato Parco Mauriziano, Presidio LIBERA Chivasso Angelo Vassallo.
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