Torino - In mattinata una trentina di antirazzisti ha simbolicamente occupato per circa un’ora l’agenzia interinale “Obiettivo lavoro” di via Milano. Obiettivo lavoro fa intermediazione di colf e badanti per conto del Comune di Torino. Fuori, ben prima dell’apertura c’è una lunga fila di lavoratrici in attesa. Oggi è giorno di paga. La maggior parte sono straniere, ma non mancano le italiane. La povertà è senza frontiere.
In strada, davanti all’ingresso viene aperto lo striscione “Primo Marzo corteo antirazzista”, nell’agenzia echeggiano i ritmi della Samba Band.
I caporali dell’agenzia si dividono i ruoli: c’è quello buono e dialogante e quella irosa che inveisce. Le donne che entrano prendono i volantini, poche vanno via veloci, altre si fermano e chiedono, qualcuna ammicca complice.
Un’antirazzista spiega le ragioni dell’azione, ricorda il ricatto cui sono sottoposti i lavoratori e le lavoratici immigrate, l’indecenza del caporalato legale, che agisce in guanti bianchi ma fa girare veloce l’ingranaggio dello sfruttamento all’osso di colf e badanti.
Il caporale buono prova a interloquire, proclama la propria onestà, difende il proprio ruolo. Viene freddato da una lavoratrice che uscendo ci sussurra “gli chieda come mai loro intascano 11 euro l’ora e noi ne prendiamo cinque”. Quel sussurro, amplificato dagli antirazzisti, mette nell’angolo il caporale buono.
Riprende la samba con slogan e tamburi. Nel frattempo è arrivata la digos che si affanna a chiamare rinforzi. Quando arrivano i gipponi dell’antisommossa gli antirazzisti sono già nel cuore del mercato di Porta Palazzo, dove suonano, volantinano, fanno comizi volanti.
Martedì 1 Marzo – Corteo antirazzista – Alle 17 da Porta Nuova.
http://senzafrontiere.noblogs.org/
In strada, davanti all’ingresso viene aperto lo striscione “Primo Marzo corteo antirazzista”, nell’agenzia echeggiano i ritmi della Samba Band.
I caporali dell’agenzia si dividono i ruoli: c’è quello buono e dialogante e quella irosa che inveisce. Le donne che entrano prendono i volantini, poche vanno via veloci, altre si fermano e chiedono, qualcuna ammicca complice.
Un’antirazzista spiega le ragioni dell’azione, ricorda il ricatto cui sono sottoposti i lavoratori e le lavoratici immigrate, l’indecenza del caporalato legale, che agisce in guanti bianchi ma fa girare veloce l’ingranaggio dello sfruttamento all’osso di colf e badanti.
Il caporale buono prova a interloquire, proclama la propria onestà, difende il proprio ruolo. Viene freddato da una lavoratrice che uscendo ci sussurra “gli chieda come mai loro intascano 11 euro l’ora e noi ne prendiamo cinque”. Quel sussurro, amplificato dagli antirazzisti, mette nell’angolo il caporale buono.
Riprende la samba con slogan e tamburi. Nel frattempo è arrivata la digos che si affanna a chiamare rinforzi. Quando arrivano i gipponi dell’antisommossa gli antirazzisti sono già nel cuore del mercato di Porta Palazzo, dove suonano, volantinano, fanno comizi volanti.
Martedì 1 Marzo – Corteo antirazzista – Alle 17 da Porta Nuova.
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