La sanità ai tempi dei tagli...

CHIVASSO - Organizzato dal circolo chivassese del Partito democratico, giovedì 16 si è svolto nella sala del consiglio comunale il dibattito su “La sanità in tempi di tagli. Le prospettive del Chivassese”. Oltre alla consigliera regionale Gianna Pentenero, sono intervenuti: Oscar Bertetto, fino a qualche mese fa direttore dell’ARESS Piemonte (Agenzia regionale servizi sanitari) e ora responsabile della Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta; Lino Ciuffreda, primario alle Molinette e presidente della SAMCO Chivasso; e Nino Boeti, consigliere regionale e responsabile del Forum sanità PD Piemonte.  Gli interventi hanno illustrato la condizione attuale dalla sanità piemontese, caratterizzata da almeno due elementi: 1) i tagli già effettuati o attesi, a partire dalla riduzione dei trasferimenti dalla Stato alla Regione (400 milioni di euro in meno); 2) l’incertezza riguardo alla futura organizzazione del settore, dovuta non solo alla mancanza di un piano sanitario regionale, ma anche al quotidiano stillicidio di dichiarazioni in contrasto tra loro rilasciate ora dall’assessore Caterina Ferrero, ora da Cota, ora da potenti feudatari come Zanon, Monferino, ecc. Nella confusione, si intravede però il disegno – che il PD giudica nefasto - di separare organizzativamente gli ospedali dalle aziende territoriali. E forse quello di aumentare - seguendo il modello lombardo - lo spazio della sanità privata a danno di quella pubblica.
Per quanto riguarda Chivasso, le ultima novità erano giunte dalla assemblea dei sindaci dei Comuni della nuova ASL TO 4 svoltasi pochi giorni prima a Ivrea con la partecipazione del commissario Iodice. Anche sulla base della dichiarazioni del commissario, si può prevedere che verranno assunti due chirurghi, alcuni infermieri e altro personale. Assunzioni tuttavia insufficienti, perché non bastano a rimediare alle carenze di organico di reparti e servizi come Urologia, il Centro di salute mentale, il Sert (manca personale anche negli ambulatori, con il conseguente allungamento delle liste di attesa). Inoltre, tutto è fermo sul fronte di due questioni particolarmente sentite nel Chivassese: l’emodinamica e l’hospice di Foglizzo.  Le strutture e il personale per far partire entrambi i servizi ci sono: sia la squadra di medici e infermieri che dovrebbe operare nelle tre sale di emodinamica di Chivasso, Ivrea e Ciriè, sia il reparto di 10 letti per malati oncologici terminali a Foglizzo. Ma il commissario Iodice non ha preso al riguardo alcun impegno.
Nella serata si è anche parlato delle difficoltà in cui verrà a trovarsi il CISS: rispetto al 2009 è previsto un taglio del budget dal 35 al 40%. Ne potrebbero fare le spese soprattutto la fasce deboli della popolazione: anziani, minori, disabili, stranieri.
Piemme.

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