Riportiamo questa importante notizia pubblicata ieri sul sito del Corpo Forestale dello Stato :
Il Corpo forestale mette sotto sequestro preventivo l’intera area di circa 2.000 metri quadri, sulla collina che guarda Chivasso. Ad oggi sono tre gli indagati per presunte violazioni urbanistiche e paesaggistiche.
Torino – Un deposito di oltre 1.000 metri cubi di terra e rocce provenienti da scavo è stato rilevato e posto sotto sequestro, in località Cimenasco nel comune di Castagneto Po (TO), dagli agenti dei Comandi Stazione forestali di Chivasso e Settimo Vittone (TO).
Nel corso delle indagini infatti, intraprese in seguito alla segnalazione di alcuni cittadini, si era accertato che tale deposito era avvenuto al di fuori delle aree di cantiere da cui il materiale era stato estratto, sul versante collinare di una zona classificata dal piano regolatore comunale come “dissestata in frana potenzialmente instabile“.
Il personale del Corpo forestale ha evidenziato in sede d’indagini che, in precedenza, la Direzione Opere Pubbliche della Regione Piemonte, il Comune di Castagneto Po e l’ARPA, avevano invitato i presunti responsabili del deposito alla rimozione del materiale terroso, che incombeva su un fabbricato destinato ad abitazione civile collocato al di sopra della frazione di Cimenasco. Sono risultate danneggiate a causa dei lavori abusivi alcune pertinenze dello stabile (disabitato in quanto utilizzato come seconda casa), e il Comune ne ha dichiarato l’inagibilità.
Il deposito era stato eseguito in assenza di autorizzazioni urbanistiche e paesaggistiche, considerando che l’area, in origine, risultava boscata. E si era configurata anche la gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi, dal momento che terre e rocce da scavo possono considerarsi tali poiché non era stato approvato dal Comune un piano per il loro trattamento.
Preso atto dello stato dei luoghi e della situazione di pericolo esistente, gli agenti forestali hanno sequestrato l’intera area di circa 2.000 metri quadri, allo scopo di evitare ulteriori lavori di carico di materiale terroso che potrebbero aggravare il rischio per la pubblica incolumità.
Ad oggi sono tre gli indagati, segnalati alla Procura di Torino, che dovranno rispondere di presunte violazioni urbanistiche e paesaggistiche: G.A., 58enne residente a Moncalieri (TO), in qualità di amministratore delegato di società proprietarie di terreni; M.F., 48enne residente a Sauze d’Oulx (TO), titolare della ditta esecutrice dei lavori; N.M., 35enne, in qualità di direttore dei lavori. Il sequestro è già stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria e, in attesa di giungere ad una soluzione della vicenda, sono in corso ulteriori accertamenti per valutare le presunte responsabilità a carico di altre due imprenditori.
Nel corso delle indagini infatti, intraprese in seguito alla segnalazione di alcuni cittadini, si era accertato che tale deposito era avvenuto al di fuori delle aree di cantiere da cui il materiale era stato estratto, sul versante collinare di una zona classificata dal piano regolatore comunale come “dissestata in frana potenzialmente instabile“.
Il personale del Corpo forestale ha evidenziato in sede d’indagini che, in precedenza, la Direzione Opere Pubbliche della Regione Piemonte, il Comune di Castagneto Po e l’ARPA, avevano invitato i presunti responsabili del deposito alla rimozione del materiale terroso, che incombeva su un fabbricato destinato ad abitazione civile collocato al di sopra della frazione di Cimenasco. Sono risultate danneggiate a causa dei lavori abusivi alcune pertinenze dello stabile (disabitato in quanto utilizzato come seconda casa), e il Comune ne ha dichiarato l’inagibilità.
Il deposito era stato eseguito in assenza di autorizzazioni urbanistiche e paesaggistiche, considerando che l’area, in origine, risultava boscata. E si era configurata anche la gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi, dal momento che terre e rocce da scavo possono considerarsi tali poiché non era stato approvato dal Comune un piano per il loro trattamento.
Preso atto dello stato dei luoghi e della situazione di pericolo esistente, gli agenti forestali hanno sequestrato l’intera area di circa 2.000 metri quadri, allo scopo di evitare ulteriori lavori di carico di materiale terroso che potrebbero aggravare il rischio per la pubblica incolumità.
Ad oggi sono tre gli indagati, segnalati alla Procura di Torino, che dovranno rispondere di presunte violazioni urbanistiche e paesaggistiche: G.A., 58enne residente a Moncalieri (TO), in qualità di amministratore delegato di società proprietarie di terreni; M.F., 48enne residente a Sauze d’Oulx (TO), titolare della ditta esecutrice dei lavori; N.M., 35enne, in qualità di direttore dei lavori. Il sequestro è già stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria e, in attesa di giungere ad una soluzione della vicenda, sono in corso ulteriori accertamenti per valutare le presunte responsabilità a carico di altre due imprenditori.
Cimenasco, frazione di Castagneto Po, si trova ad una altitudine di 415 m s.l.m, dista 0,78 km dal capoluogo ed ha una popolazione residente che si avvicina alle 200 persone.
IN FOTO: una frana del maggio scorso.
http://insiemepercastagneto.wordpress.com/
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