Il disco di Ottobre...


Remo Anzovino

"Igloo"

A lui va il merito di aver inventato un mondo musicale unico e personale, nostalgico e malinconico, che non ha bisogno di parole per essere apprezzato e destare emozioni. Pianista sin da piccolo, intraprende inizialmente la carriera di avvocato che tuttora porta avanti, ma è quando si abbandona alla musica che emerge tutto il suo genio creativo. Rispetto agli album precedenti Igloo presenta importanti novità che arricchiscono il mondo sonoro di Anzovino: una serie di duetti con i più grandi musicisti della scena italiana, una sorta di dialoghi a due voci carichi di impronte personali eterogenee. Si parte con il brano che da titolo all’album, caratterizzato da un ritmo passionale e sostenuto dal pianoforte di Remo e dalla batteria di Franz Di Cioccio. Si susseguono poi il clarinetto di Gabriele Mirabassi, il contrabbasso di Enzo Pietropaoli, la chitarra di Bebo Ferra, il sassofono i Francesco Bearzatti e perfino il flicorno di Luca Equino, perché tutti gli strumenti possono dialogare tra loro e creare grandi emozioni se c’è comunità d’intenti. Dal canto suo Anzovino si muove gettando continui ponti tra la musica classica e il jazz, tra tradizione e modernità, portando la mente a mondi lontani sempre accompagnato dal fratello Marco Anzovino alle chitarre e dal Maestro Gianni Fassetta alla fisarmonica. Il trio già si era rivelato vincente nei precedenti lavori, ed è soprattutto nei live che si rivela in tutta la sua espressività. In attesa di poter godere del concerto quindi godetevi questo disco che è un viaggio immaginario ed emozionante intorno al mondo, dai deserti dell’Africa agli Igloo dei poli.



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