C’è una grande questione morale oggi in Italia... A quanto si apprende dalle intercettazioni, e precisato che tutti devono essere considerati innocenti fino alla condanna definitiva, si tratta di una questione morale gravissima per l’importanza delle persone coinvolte (membri del parlamento, dirigenti nazionali di partiti, imprenditori, magistrati, alti dirigenti dello Stato), per le cifre enormi di denaro pubblico che le “cricche” movimentano, per il coinvolgimento di istituzioni di controllo come la magistratura fino ai più alti gradi del Consiglio superiore. E si tratta di fatti che riguarderebbero in gran parte il Popolo della Libertà. Faccio questa premessa perché voglio parlare di un episodio che riguarda la sinistra e che al confronto può apparire un’inezia: niente corruzione, niente reati, al massimo solo corrente malcostume politico. Tuttavia, penso che la sinistra, per esser credibile, debba avere le carte in regole anche in quelle che possono apparire piccole cose (ma che tali non sono per la gente comune alle prese con magri stipendi bollette da pagare).
Il coordinatore locale del Partito democratico, Pasquale Centin, è stato nominato responsabile provinciale per gli enti locali del proprio partito. Poco prima era diventato membro del Consiglio di amministrazione di GTT a Torino. Inoltre, è un dipendente della Regione Piemonte. Ottenuto nel 2005 un incarico di “collaborazione esterna” a “supporto delle attività della Presidente della Giunta Regionale”, ora mi risulta dipendente regionale. Si possono svolgere bene tutte e tre le attività? La Provincia di Torino ha 315 Comuni: immaginando che dedichi a ogni Comune anche soltanto un giorno, avrà del lavoro per tutto l’anno. Un lavoro a tempo pieno. Come farà a svolgere anche gli altri due? Formulo un’ipotesi, e la sottopongo allo stesso Centin: probabilmente per la Regione e per GTT lavorerà ben poco, e, dall’ufficio o fuori, si dedicherà prevalentemente all’incarico di partito. Ma pagato con il denaro pubblico: in Regione non so quanto percepisca, ma non credo uno stipendio da fame. In GTT l’anno scorso gli emolumenti di un consigliere di amministrazione ammontavano a 20.000 euro l’anno lordi. Due lavori e all’incirca due stipendi: non è un bel segnale per un partito che dovrebbe battersi per chi il lavoro non ce l’ha. Inoltre, che ci fa in GTT? Quali sono le sue credenziali di esperto di trasporti? Non si è occupato di trasporti nemmeno a Chivasso, dove vive e dove presiede il circolo del PD. Centin è anche in buona compagnia. Quando Mauro Chianale non fu rieletto in Parlamento, non tornò al suo lavoro in Provincia, un posto di lavoro che molti giovani oggi si sognano. Fu nominato presidente di Environmental Park, una società semipubblica che studia tecnologie raffinate. Con quali credenziali? Visto che, dopo il diploma di geometra, ha soltanto dato qualche esame ad Ingegneria? Ne “La casta” Stella e Rizzo hanno scritto: “La Casta politica, una volta che sei dentro, ti permette quasi sempre di campare tutta la vita. Un po’ in Parlamento, un po’ nei consigli di amministrazione, un po’ ai vertici delle municipalizzate, un po’ nelle segreterie. Basta avere un po’ di elasticità”. Quanta gente, oggi, nella crisi, sarebbe ben contenta di garantire “un po’ di elasticità” in cambio di due occupazioni, o anche di una sola?
Piero Meaglia.
1 commento:
Bravo Piero, sei l’unico che mette la verità in piazza. Chissà perché i giornali non fanno queste inchieste, se ne vedrebbero delle belle. Ormai destra e sinistra si differenziano dal numero delle poltrone e non più dai programmi elettorali. Tutti i politici vogliono partecipare al grande abbuffata e ai cittadini lasciano gli avanzi del grande banchetto. La politica è ormai avariata come i prodotti in scadenza, e nessuno vuole cambiare il triste andazzo.
Marbert.
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