Si è tenuto a Torino martedì 8 giugno 2010 un incontro cui hanno partecipato parte del movimento degli studenti, molte associazioni di riferimento del mondo politico della sinistra e i movimenti che portano avanti le battaglie civili, nonché singoli individui ed esponenti dei partiti della sinistra radicale di Torino e del Piemonte.
L’incontro è stato concepito per aprire una riflessione sull'attuale degrado della gestione della cosa pubblica e costruire un percorso politico in grado di contrastarlo.
Il documento (qui riportato integralmente) redatto da Angelo d'Orsi ha rappresentato il punto di partenza del confronto. L’Italia è molto oltre la crisi di nervi. L’Italia che festeggia oggi la nascita della Repubblica – uno dei pochi momenti della sua storia in cui il popolo è stato sovrano, attuando una rivoluzione istituzionale, che si legava dal “vento del Nord”, la grande speranza suscitata dalla Resistenza – si trova a fronteggiare, quasi inerte, una crisi drammatica.
Non è soltanto la crisi dell’economia, la crisi dell’occupazione (con il 30% dei giovani senza lavoro), la crisi della produzione, delle esportazioni, della finanza; non è neppure solo la crisi istituzionale, che pure si palesa in una dimensione di estrema pericolosità; né è sufficiente il richiamo alla crisi dell’informazione, che sta per giungere al suo punto più estremo, almeno nella scala finora percorsa.
Ci troviamo, a ben vedere, e senza alcuna esagerazione retorico-ideologica, nel cuore di una decadenza morale e intellettuale, politica e antropologica degli italiani. I quali oggi, come in altre stagioni della loro storia – segnatamente quella fascista e quella del tragico eppure glorioso biennio ’43-45 –, si trovano in una situazione di contrapposizione radicale. Altro che memorie condivise. Altro che solidarietà nazionale. Altro che unità repubblicana, che, da tempo, del resto, ormai una forza politica mette sotto accusa, quasi fosse uno dei grandi mali del Paese, disconoscendone, anzi negandone provocatoriamente il valore storico e il significato politico.
Quali sono i segnali di un degrado che sta diventando ogni giorno più evidente e insieme più pericoloso?
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5 commenti:
LE COLPE VERE O PRESUNTE COME AL SOLITO SONO SEMPRE E SOLO DI RIFONDAZIONE, VERO CARO ANONIMO?
PENSAVI FORSE CHE VALPREDA E LA ARTESIO AVESSERO LA BACCHETTA MAGICA? NON LO SAI CHE LA SANITà PIEMONTESE AVEVA UN BUCO FINANZIARIO CHE ERA UNA VORAGINE? EPPURE I SERVIZI NON SI TAGLIARONO E SI TOLSE PURE IL TIKET OSPEDALIERO.CERTO A CHIVASSO L'OSPEDALE CONTINUA AD ESSERE DEFICITARIO, SPECIE AL PRONTO SOCCORSO, COSI' COME IN ALTRI COMPARTI COME L'OCULISTICA ED ALTRI. MA,RIPETO, LA BACCHETTA MAGICA NON è MAI ESISTITA IN POLITICA, A MENO CHE L'ABBIA TU CARO ANONIMO ANTI-RIFONDAZIONE.
NATURALMENTE SULLE VOCI CHE VEDREBBERO UNO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO DI DIALISI A CHIVASSO, NOTIZIA DEI GIORNI SCORSI, NEMMENO UNA PAROLA... QUI RIFONDAZIONE NON C'ENTRA PERCHE' NON VAI A ROMPERE I MARONI AI TUOI AMICI DELLA DESTRA CHE COMANDANO ADESSO IN REGIONE???
FREDI
fredi, non dargli corda questo non legge manco i post che commenta. Se'avesse fatto avrebbe sicuramente visto che il convegno dove è stata proposta la riflessione
"Si è tenuto a Torino martedì 8 giugno 2010 un incontro cui hanno partecipato parte del movimento degli studenti, molte associazioni di riferimento del mondo politico della sinistra e i movimenti che portano avanti le battaglie civili, nonché singoli individui ed esponenti dei partiti della sinistra radicale di Torino e del Piemonte.
L’incontro è stato concepito per aprire una riflessione sull'attuale degrado della gestione della cosa pubblica e costruire un percorso politico in grado di contrastarlo.
E' solo un rompipalle, pieno ri retorica e di prosopopea.
nenti cundito enulla.
Ragazzi, stiamo correndo dietro a un perditempo che sta rovinando gli spazi di questo blog. Su queste pagine è sempre stato possibile discutere, analizzare approfondire argomenti. Da qualche tempo diamo corda a questo tizio che gioca a scassare la validità del blog. Propongo a tutti di evitare risposte che non siano attinenti al titolo del post. Quelle del tizio non lo sono mai. Quindi vai a cantare in un altro cortile grazie.
Don Bairo
e così sia
complimenti a tutti sti marcotravagliodenoaltri. Che spargono bugie a mezza voce, coperti dall'anonimato, come i mafiosi, con la differenza che Travaglio è preciso, documentato, e ci mette la faccia. Questi invece, come in un film sulla sicilia negli anni 50, mandanio lettere anonime e Pizzini a mezza voce che prospettano pastette indicibiie e comunelle, senza mai portare una prova a sostegno, senza mai metterci la faccia. Complimenti per i sistemi mafiosi di spargimento di letame, come dei feltrini di provincia. Se questi sono il nuovo che avanza, ci dovremo attrezzare di vermicida, nel prossimo futuro.
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