Cari cittadini,
questo è un appello che rivolgiamo alla società civile Vi chiediamo di fare fronte comune contro il ddl Alfano sulle intercettazioni. Invitiamo tutti coloro che dirigono un giornale (incluse radio e tv) a difendere e ad assicurare ai cittadini il diritto di essere informati. Vogliamo conoscere e capire ogni vicenda di rilievo pubblico relativa a chi ricopre cariche istituzionali.
E riteniamo che in Italia, un paese dove gli amministratori pubblici non sempre sono sensibili al dovere di trasparenza e sembrano non avere un'etica politica, il vostro compito è divenuto determinante per la garanzia delle regole democratiche.
Ai Giornali ed agli altri blogger ci permettiamo di avanzare una richiesta affinché da tutti noi provenga un segnale forte e unitario: individuiamo una modalità, una strategia comune a tutte le testate giornalistiche, che indichi ai lettori quali notizie non potrebbero più essere pubblicate nell'ipotesi in cui il ddl Alfano venisse convertito in legge; oppure, accordiamoci per la pubblicazione del medesimo editoriale nello stesso giorno, attraverso il quale manifestare la nostra contrarietà a questo provvedimento liberticida e assumere l'impegno di non far mai venir meno la corretta informazione ai nostri lettori.
Chiediamo anche a tutti i cittadini di manifestare la propria indignazione contro questa legge bavaglio, scrivendo a politici, giornali, onorevoli quanto sia forte la loro opposizione alla fine del diritto di conoscere.
Questa legge istitutiva della censura è inaccettabile e incomprensibile. Molti italiani, dei più diversi orientamenti politici, sono consapevoli che un simile provvedimento, anziché tutelare la privacy, mira ad impedire la conoscenza e la comprensione di vicende molto poco onorevoli riguardanti la "casta". E non solo, considerate le evidenti difficoltà che la magistratura e le forze dell'ordine incontrerebbero nel quotidiano contrasto della criminalità. Ogni cittadino informato e responsabile non è ormai più disposto a tollerare la costante erosione della sovranità popolare, ed esige che il bene comune ritorni ad occupare la dovuta centralità nella politica del nostro paese.
Ci auguriamo quindi, cari cittadini, che, consapevoli dell'importanza del vostro ruolo, sarete in grado di accogliere il nostro appello. Perché, sia pure con diversità di funzioni e di responsabilità, i giornalisti, i blogger e i rappresentanti politici hanno un unico referente finale: i cittadini lettori!
Vogliamo infine esprimervi il nostro sostegno, il nostro appoggio, saremo al vostro fianco noi cittadini/lettori. Non vi lasceremo soli, questa battaglia per la libertà di informazione è anche nostra.
I Blogger del Paolo Otelli
Appuntamento quindi in via Paolo Regis, angolo via Caduti della Libertà a Chivasso.
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