Declino ferroviario chivassese prossimo venturo?

CHIVASSO - Su “La Repubblica” di mercoledì 28 aprile (pagine di Torino, IX) è comparso un articolo nel quale vengono riferite le dichiarazioni dell’assessore di Mario Viano, assessore all’urbanistica del Comune di Torino. L’assessore lancia l’idea di far proseguire la linea 2 della metropolitana torinese - che in base allo stato attuale della progettazione dovrebbe arrestarsi a Pescarito - fino alle porte di Settimo. Per la precisione, Viano parla di farla arrivare tra Stura e Settimo (area Laguna Verde), ma la sostanza non cambia: Settimo si troverebbe così ad essere collegata a Torino anche dalla metropolitana. E Chivasso? Come al solito Chivasso viene trascurata. Non solo: Viano aggiunge che “là dove verrebbe realizzata la fermata della metropolitana si può pensare a una nuova stazione ferroviaria sull’asse Torino – Milano”. L’assessore aggiunge che queste sono le idee a cui sta lavorando con Provincia e Regione.

Riporto il commento di Carlo Fontana:Se verrà realizzata questa stazione a Settimo Laguna Verde, possiamo dare l'addio alla metropolitana per Chivasso: infatti è evidente che i viaggiatori che adesso utilizzano la ferrovia Torino-Settimo la lasceranno per la metropolitana che poi sarà integrata in un servizio di trasporto urbano per i quartieri settimesi (linee GTT 49 e 51 e linee urbane 1-2-3). Tolti i viaggiatori di Settimo, quelli di Brandizzo e Chivasso non giustificano più un servizio metropolitano ad alta frequenza. 
Non solo ma se, come è scritto, viene realizzata, in interscambio con il capolinea metro alla Laguna Verde, una nuova stazione sulla Torino-Milano, questa stazione potrebbe diventare alternativa a quella di Chivasso per i treni Torino-Milano e Torino-Aosta (deviati questi ultimi sul peduncolo).
Settimo Laguna Verde diventerebbe così uguale a Rho Fiera, raggiunta dalla metro 1 di Milano: analogia di assi trasportistici e di strutture in espansione di terziario e commercio”.

Anche le dichiarazioni di Viano confermano la tendenza in atto all’indebolimento del “nodo ferroviario” di Chivassso, e per conseguenza all’indebolimento di tutto il sistema di trasporto ferroviario del bacino chivassese (da Ivrea a Casale a Asti). In tutta questa storia appare inspiegabile la passività della classe politica e amministrativa chivassese, che assiste senza reagire al declino della città. L’Amministrazione comunale forse ha addirittura voglia di scherzare. Nelle osservazioni al Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Torino, che l’Amministrazione sottoporrà martedì 4 maggio alla Commissione assetto e uso del territorio, vengono citati gli “accordi già intercorsi con RFI e TRENITALIA per la realizzazione di una linea metropolitana leggere Torino – Chivasso”. Ma quali accordi? Dove sono questi accordi? Qualcuno ne sa qualcosa? Oppure stanno solo nelle teste distratte degli amministratori chivassesi? Se esistono, se sono qualcosa di più di chiacchiere da bar, la commissione di martedì è una buona occasione per tirarli fuori: vedremo.
(pm)

1 commento:

saturninox ha detto...

ecco una buona occasione per i futuri governanti di Chivasso. Prendere una posizione. Dire cosa se ne pensa e cosa si vuole fare. Adesso!