Consiglio comunale a Casalborgone.

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Il 13 maggio alla 21 si è riunito il Consiglio Comunale di Casalborgone. La seduta, piuttosto vivace, si riassume in cinque punti. Tre interrogazioni poste dalla minoranza. 
La prima a proposito dell’approvazione del progetto definitivo-esecutivo per realizzazione di un parcheggio nel centro storico: Cavallero, capogruppo dell’opposizione, premettendo di condividere la necessità di un nuovo parcheggio  ma di non condividere la scelta del sito compreso nella fascia di rispetto intorno al muraglione la cui visibilità verrebbe disturbata dalla presenza delle auto, ha chiesto se sia stato richiesto e ottenuto il parere della Soprintendenza ai Beni Architettonici necessario prima dell’approvazione del progetto esecutivo già approvato. 
Il sindaco ha premesso che il parcheggio ha lo scopo di alleggerire il carico di automobili, soprattutto in vista di manifestazioni volte alla valorizzazione del luogo ed ha sottolineato che è inapplicabile un divieto di circolazione e sosta su tutto il centro storico. Saranno posti dei limiti di accesso solo ai veicoli di grosse dimensioni. Ha poi dichiarato che non è stato richiesto il parere della Soprintendenza in quanto si è ritenuto il progetto un ampliamento del parcheggio esistente e che comunque la responsabilità della richiesta di parere ricade sul Responsabile del Servizio. Ma può considerarsi un ampliamento un parcheggio che passa da 4-5 a oltre 20 posti auto ?
La seconda interrogazione ha riguardato l’apertura delle tombe all’interno della chiesa di Santa Maria Maddalena. Il sindaco ha dichiarato che l’apertura delle tombe, eseguita al fine di accedere alle fondamenta per valutare possibili interventi di risanamento sulla struttura, è avvenuta in presenza dei carabinieri e che, richiuse le tombe, non si ritiene di dover procedere ad alcun intervento. La chiesa di Santa Maria Maddalena è uno degli edifici del Capoluogo il cui restauro deve essere soggetto, secondo il piano regolatore, al parere della Soprintendenza. Prima di procedere all’apertura delle tombe, tra le quali quella di Broglia, ministro degli esteri di Carlo Alberto, sono stati almeno informati gli uffici della Soprintendenza? Non si potevano informare le famiglie dei discendenti delle persone sepolte?
Bisogna riconoscere la rapidità con cui il Sindaco trasforma le sue decisioni in azione quando si tratta di intervenire su antichi monumenti del centro storico. In questi ultimi giorni anche la torre campanaria è oggetto di imprecisati interventi. Ma anche questo monumento, in caso di restauro, deve essere sottoposto al parere della Soprintendenza ai Beni Architettonici. Qual è, se c’è, progetto dei lavori in corso?
La terza interrogazione ha riguardato la costruzione degli spogliatoi in piazzale Gaiato che riducono notevolmente lo spazio destinato al parco giochi e che probabilmente ricadono nella fascia di rispetto della legge Galasso (150 metri dai corsi d’acqua). Il sindaco ha risposto che il manufatto non ha fondamenta e che, anche in questo caso, la responsabilità progettuali ricadono sul Responsabile del Servizio.
Si è poi discusso sul Conto Consuntivo. 
Gianna Pentenero ha chiesto di evidenziare le minori entrate e tra queste curiosamente è risultato che l’introito proveniente dalle mense scolastiche – a fronte delle decine di migliaia di euro spesi dalla nuova giunta, appena insediata, per la realizzazione di due nuovi locali adibiti a mensa alle scuole elementari e medie – è diminuito del 10% . Tale calo non può peraltro sorprendere, se è vero che sul sito internet del comune, del quale il Sindaco si è stupito dell’esistenza, c’è un sondaggio sul servizio mensa dal quale risulta che il 78% di coloro che si sono espressi preferiva il servizio mensa degli anni precedenti. E’ poi stato evidenziato che il comune non ha più fatto richiesta dei fondi previsti per il rifacimento del tetto del municipio con la copertura in pannelli fotovoltaici e dei fondi previsti per il progetto del percorso protetto, rinunciando così a diverse decine di migliaia di euro.
Infine, gran parte della discussione è stata centrata sulla delibera tramite la quale l’amministrazione chiede al Presidente della Regione l’abolizione dell’art. 20 della L.R. 30/2009 e della circolare Regionale del 29 marzo 2010 che disciplinano l’uso di mezzi fuori strada. 
Il sindaco ha motivato la scelta sostenendo che legge e regolamento vieterebbero di fatto anche le attività relative alla manifestazione della “Festa del pisello”. Cavallero ha ribattuto che dalla risposta (inviata anche ai membri dell’amministrazione comunale) ricevuta da parte del competente ufficio regionale a seguito dei chiarimenti richiesti dall’opposizione, e non dal sindaco come sarebbe stato opportuno, risulta chiaramente che la “festa del pisello” non è in nessun modo impedita dalla legge o dal regolamento in questione. Il sindaco, non riconoscendo la validità del documento pervenuto, ha comunque proceduto alla votazione della delibera che è passata con cinque voti contrari. 
L’opposizione ha chiesto di mettere a verbale sia il chiarimento pervenuto dalla Regione sia la dichiarazione di voto nella quale si esprime la disponibilità a discutere della legge e della circolare, ma non si accetta la strumentalizzazione politica fatta dall’attuale gruppo di maggioranza che di fatto, pur di creare confusione e malcontento mette in forse una festa importante anche dal punto di vista economico per il territorio di Casalborgone.

A. Battù

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