Alle nobili parole
dovrebbero seguire nobili gesti, che le renderebbero più credibili. Per questa
ragione propongo al vicesindaco di restituire lo stipendio percepito nei due
anni di presidenza della Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte. I due anni
sono il 2004 e il 2005. Non conosco l’ammontare: lo chiesi alla Regione; mi dissero
di rivolgermi al Consiglio di Amministrazione della Fondazione; telefonai alla
Fondazione e mi invitarono a rivolgere la domanda direttamente al Presidente,
cioè a Germani. Attendo ancora la risposta con la cifra...
Perché mai – qualche
lettore si chiederà – Germani dovrebbe restituire alle casse pubbliche quello
stipendio? Per la ragione che la
Fondazione venne commissariata e gli incaricati di fare i
conti rilevarono un considerevole «rosso». Quanto? Nel documento della
Commissione tecnica d’indagine (DGR 111 – 1456 del 21 novembre 2005) si legge a
p. 12: «Si può ipotizzare, nel caso in cui non intervengano misure correttive,
una situazione di deficit della gestione a fine 2005 di circa 650.000 euro».
Mesi dopo, su «La Voce
del Canavese» del 19 giugno 2006, lessi: «la prima gestione nel biennio
2004/2005 ha portato a un deficit di un milione e mezzo di euro». Pagati da
chi? Suppongo dai contribuenti... Nel comunicato della Giunta Regionale del 13
giugno 2006 l’assessore regionale alla cultura Gianni Oliva dichiara: «Per
coprire il disavanzo, oltre al contributo ordinario, verranno erogati dalla
Direzione Promozioni Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo oltre 935.000
euro, che vanno a sommarsi ai 600.000 già stanziati lo scorso dicembre». Tra
parentesi, tutto ciò non ha impedito ad Oliva di andare d’amore e d’accordo con
il nostro vicesindaco nei quattro anni successivi e di contribuire al finanziamento
della sua costosa politica culturale, oggetto da anni di polemiche in consiglio
comunale e sulla stampa locale.
Si obietterà: ma
perché Germani dovrebbe restituire lo stipendio? E’ forse lui il responsabile?
Non lo so. Non conosco le ragioni del disavanzo. Però Germani era il presidente
della Fondazione e la sua era una nomina politica (Delibera della Giunta
Regionale n. 60 – 11607 del 26 gennaio 2004): mi sembra dunque ragionevole
considerarlo il responsabile «politico» della conduzione della Fondazione. E
sarebbe un apprezzabile gesto «politico» restituire il denaro pubblico ricevuto
per quella carica. La gestione non deve essere stata oculatissima se la Commissione tecnica
d’indagine scrisse: «Nonostante siano trascorsi quasi due anni dalla nomina il
Consiglio di Amministrazione non ha adottato il Regolamento interno previsto
agli artt. 9 e 17 dello Statuto». E rilevò «un pericoloso lassismo nella
funzione di verifica e di controllo».
Ora Germani ha
creato la Fondazione
Innova , alla quale hanno già aderito personaggi illustri.
Dopo la Fondazione
Circuito Teatrale del Piemonte, e dopo la Fondazione Novecento ,
ecco in arrivo un’altra fondazione: caro Germani, a proposito di fondazioni, i
contribuenti hanno già dato... Non è venuto il momento di cominciare la
restituzione?
Piero Meaglia.
2 commenti:
Nessuno neanche a sinistra commenta questo post, anche senza la legge bavaglio.
Germani ha molti amici anche a sinistra, prima o poi Germani può essere utile, magari anche solo per una piccola conferenza ai Luoghi delle Parole, del resto mi pare che l'anno scorso anche il premio Carla Boero è andato a corte di Germani, Fasolo e Compagnia, con una conferenza del prof. vicepresidente dell'Anpi Vitale.
Tutti insieme appasionatamente.
Grande ritorno di Germani! Sospiro di sollievo dei compagni della "sinistra germanica", che hanno ritrovato il loro leader e mecenate.
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