Un inceneritore chiamato Giovanni...


L’inceneritore  “Giovanni”  di Torrazza PIEMONTE.

Legambiente: “Ok, se preferite, chiamiamolo pure  “Giovanni” il nuovo impianto che si prefigge di bruciare a Torrazza ogni anno 255.000 (duecentocinquantacinquemila) quintali di rifiuti, ma, per favore, fate in modo che non venga autorizzato!”


La Provincia di Torino, nella Determinazione del Dirigente del Servizio Valutazione Impatto Ambientale N. 44 – 40891/2009 del 26/10/2009, firmata dal Dirigente del Servizio dott.ssa Paola Molina, scrive quanto segue a proposito dell’impianto proposto a Torrazza:

Pagina 2   “Fabbisogno medio combustibile: circa 25.500 t/anno”;

Pagina 2 “Dal punto di vista amministrativo/autorizzatorio l’impianto è da considerarsi come impianto di combustione di rifiuti e non centrale elettrica alimentata a biomasse”;

Pagina 3 “Dal punto di vista progettuale e tecnico  risulta da chiarire perché l’impianto di combustione sia stato classificato come impianto di recupero e non come impianto di smaltimento”

Da quanto contenuto quindi nella determinazione della Provincia, questo impianto verrebbe fatto per smaltire rifiuti attraverso la loro combustione in quantità di 255.000 (duecentocinquantacinquemila) quintali all’anno.

Legambiente ritiene che un inceneritore sia un impianto che smaltisce i rifiuti mediante la loro combustione, ma, per non innervosire gli Amministratori Comunali di Torrazza, questo impianto –se preferite- chiamiamolo pure “Giovanni”: in cambio, per favore, fate in modo che “Giovanni” non venga autorizzato!  A Torrazza ci pare che possano bastare gli effetti delle sue discariche, la pessima qualità dell'aria riscontrata ufficialmente in tutti i Comuni confinanti, nonchè il fatto di essere nell'area di influenza degli impianti nucleari di Saluggia! 

Sulla quantità annua di rifiuti che verrebbero bruciati dall’impianto, prendiamo atto della buona volontà di Sindaco e Assessori di Torrazza che, con una lettera  pubblicata dal settimanale “La Voce” (19 aprile 2010 - pagina 7),  ci rassicurano sul fatto che l’impianto avrà una “potenzialità di trattamento prevista di circa 22,5 t/anno”, ma purtroppo questo numero non ci rassicura per nulla perché è sbagliato: il numero giusto, come risulta dalla Determinazione della Provincia,  è più grande di oltre mille volte!
 
Gian Piero Godio,
Legambiente Piemonte/VdA - Settore Energia.
 


1 commento:

saturninox ha detto...

da segnalare anche l'incredibile comportamento del sindaco, degno di una repubblica delle banane. Si ricordi il sindaco che in Italia c'è una costituzione e che l'art.21 lascia libertà di pensiero e parola. Vergogna!!!!!