1°Maggio e ipocrisie...


1° Maggio
giornata di lotta e di festa del lavoro,
non di ipocrisia e  shopping!

La prima nota stonata è che il corteo del 1° Maggio non si concluderà, come tradizione, in piazza San Carlo, a Torino.
Si poteva e si doveva, nel rispetto reciproco, garantire piazza San Carlo alla manifestazione dei lavoratori il 1° Maggio e adibire per accogliere il Papa successivamente, come previsto.
Così non è stato.
E’ la prima manifestazione “unitaria” del 1° Maggio dopo l’Accordo separato sul modello contrattuale.
Sfileranno insieme:

     Chi ha firmato accordi che riducono il potere d’acquisto dei salari e destrutturato il Contratto Nazionale e la Contrattazione Collettiva e chi questo accordo non lo ha firmato e si batte per affermarne uno alternativo;
     Chi si mobilita contro il collegato al lavoro che attacca l’art. 18 e apre la strada al contratto individuale e chi firma l’avviso comune, dopo la mancata firma del provvedimento da parte del Presidente della Repubblica, per favorirne la riedizione sotto mentite spoglie;

In questa divaricazione, cosa c’è di unitario?
Il rischio è di rendere sempre meno comprensibili le posizioni di merito e di indebolire le necessarie iniziative di lotta.

Inoltre, alle lavoratrici ed ai lavoratori del Commercio, imprese ed istituzioni d’accordo, viene imposto di lavorare il 1° di Maggio, per garantire l’apertura dei centri commerciali.
Ma al di là delle vibrate proteste sul piano sindacale non si è andati oltre. Un 1° Maggio di shopping nei grandi magazzini è un’offesa a tutti i diritti e a tutte le lotte del mondo del lavoro.

Gli attacchi della Confindustria ed i provvedimenti del Governo puntano a spogliare di diritti il lavoro e relegarlo a merce tra le merci.
Il sindacato deve sempre operare per unificare il lavoro, costruendo una rete solidale tra lavoratori dei diversi settori e categorie, e per consolidare ed estendere diritti e la contrattazione collettiva.

Il 1° Maggio deve tornare ad essere una giornata di festa e di lotta per riproporsi sul terreno della difesa della dignità del lavoro e della riconquista di un percorso di emancipazione.


Rete28Aprile/CGIL
Torino

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