Un confronto sul mucleare...

CAVAGNOLO – Successo di partecipazione, nella serata di venerdì 23 aprile, al dibattito sul nucleare, svoltosi nel salone polivalente di Cavagnolo, su iniziativa del Gruppo di acquisto solidale di Verrua Savoia. L’iniziativa, con il patrocinio dei Comuni di Brusasco, Cavagnolo e Verrua Savoia, ha visto confrontarsi, a parità di tempo e con numerose domande poste dal pubblico, il convinto nuclearista Silvio E. Corno, (in foto a sinistra) già professore ordinario di Fisica dei reattori nucleari e presidente del corso di laurea in ingegneria nucleare al Politecnico di Torino, e Gian Piero Godio, responsabile di Legambiente per il settore Energia di Piemonte e Valle d’Aosta. Il confronto, introdotto dal presidente del Gas verruese Sergio Serra e dal sindaco cavagnolese Franco Sampò, è stato moderato dal giornalista Renato Dutto. Il tema di fondo è stata la decisione dell’attuale governo di reintrodurre l’opzione nucleare nel nostro Paese, con la costruzione di nuove centrali, di cui una sembra destinata a Trino Vercellese (già sede di una centrale in disuso). Come si può facilmente immaginare, sono state diametralmente opposte le risposte dei due relatori in merito ai principali problemi che pone la scelta del nucleare, ovvero la sicurezza delle nuove centrali; la questione delle scorie, il reale costo dell’energia dall’atomo, senza dimenticare l’importanza e la praticabilità delle fonti alternative. Entrambi i relatori hanno proiettato proprie slide, fornendo interpretazioni opposte sul nucleare, ma con estrema correttezza. Un vero confronto, dunque, fondato sui dati, in modo da permettere alla platea (peraltro anch’essa già avvezza alla questione, viste le competenti domande poste ai relatori) di approfondire il tema. Per intenderci: l’esatto contrario della inconcludenti risse televisive a cui i politici ci hanno ormai abituato. La lealtà ed il rispetto delle posizioni altrui hanno dunque caratterizzato la serata cavagnolese promossa dal Gas. Il professor Corno ha sottolineato il ruolo della lobby mondiale delle compagnie petrolifere che, pur in tempi di crisi, sta diventando sempre più potente, con politiche di rapina sia ai danni dei Paesi in cui si estrae il petrolio che del cliente alla pompa di benzina, insinuando inoltre che molta propaganda antinucleare sarebbe finanziata nel mondo proprio dai petrolieri. Il responsabile di Legambiente Godio ha tra l’altro sottolineato il concetto che le risorse del mondo non sono infinite e che il risparmio energetico e lo sfruttamento del sole rivestono anche un significato di “democrazia energetica”: il sole c’è per tutti e si può  utilizzare soltanto gradualmente (non come il petrolio od il gas, dissipabili da una o poche generazioni, ai danni di chi verrà dopo). Sulle scorie, mentre il professor Corno ha sottolineato che in 40 anni di nucleare se ne sono create relativamente poche (se si dovessero concentrare tutte nello stesso luogo, sarebbero contenute in una petroliera) Godio ha posto l’accento sull’estrema pericolosità delle stesse scorie nucleari, sulle migliaia di anni nei quali devono essere accudite e protette e sui costi che dovranno affrontare le tante generazioni future.   

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