TRASPARENZA E COINVOLGIMENTO DELLA POPOLAZIONE SULLA TANGENZIALE EST...

Dopo la levata di scudi di gran parte dei sindaci del Chierese e del Gassinese contro il progetto
della Tangenziale Est presentato dalla CAP e la “riedizione” del tavolo di pilotaggio da parte
della Provincia il 15 febbraio 2010 come “unico soggetto deputato a prendere decisioni in
merito”, un silenzio greve e alquanto omertoso è calato sulla vicenda
.
1) Che fine ha fatto il Consiglio comunale aperto promesso dall'amministrazione comunale
chierese? Leggiamo sul Corriere di Chieri che l'assessore Motta afferma che “non ci sono
motivazioni sufficienti perché nell'ultimo periodo non ci sono state grosse novità e l'argomento
è ancora troppo indefinito”. Quindi per ora niente consiglio.
Ma il sindaco di San Raffaele in un incontro in Val Baudana con i residenti ha detto che esiste
una documentazione relativa a una nuova ipotesi di tracciato, redatta dall'Anas e da CAP
(Nuova Periferia del 31 marzo) e che i sindaci ne sono in possesso.
Altri sindaci, interpellati, hanno risposto di non saperne nulla.
Intanto l'amministrazione di Gassino, per non smentirsi, fa finta di niente e non risponde alla
richiesta del consigliere di Difendiamo Gassino di mettere in piedi una Commissione speciale
sulla tangenziale est e di condividere tutte le informazioni.
Insomma, chi ha ragione, o meglio chi non dice le cose che sa?
2) In base all’Accordo di programma tra Regione e Provincia del giugno 2009 per il
completamento dello studio di fattibilità della tangenziale est è compito della Provincia
“predisporre e trasmettere alla Regione lo studio di fattibilità”, corredato degli studi del
traffico relativi al sistema tangenziale torinese e delle indagini geognostiche, e “gli atti
necessari all’espletamento delle gare”. La Provincia si avvarrà di CAP Spa (Concessioni
Autostradali Piemontesi) ma provvederà a seguire le attività in oggetto trasmettendo il tutto alla
Direzione Viabilità della Regione.
Il 22 marzo 2010 abbiamo richiesto alla Provincia l’accesso agli atti, ma la Provincia ha
risposto che gli “approfondimenti progettuali e le indagini geognostiche sono stati effettuati
direttamente da CAP, cui spetterà l’espletamento della gara per la scelta del promotore
dell’opera... e pertanto non possiede ai propri atti quanto richiesto”.
Abbiamo richiesto gli atti a CAP, ma CAP non ci ha risposto.
Se ciò si confermasse, denunciamo che non sono volutamente rispettati gli impegni stabiliti
dall’Accordo di programma, a danno della trasparenza della procedura e degli interessi
della collettività.
Esattamente un anno fa il Coordinamento NoTangest in un comunicato stampa espresse il suo
giudizio negativo sull’intero progetto autostradale, denunciando la sua scarsa utilità rispetto ai
problemi della mobilità sia nel nostro territorio sia nell’area metropolitana torinese, il costo
spropositato (un miliardo di euro a preventivo attuale), il gravissimo impatto ambientale del
tracciato individuato dallo studio del Politecnico, il dramma degli anni di cantierizzazione.
Da allora, cioè da quando CAP ha preso in mano la faccenda, la situazione non ha fatto che
peggiorare:
- si ignorano gli esiti degli studi di traffico che indicano vantaggi quasi nulli dell’eventuale
tangenziale est sul congestionamento della tangenziale esistente di Torino
- si sono effettuate trivellazioni a volte senza richiedere il permesso ai proprietari dei
terreni
- non si informano le amministrazioni locali e la popolazione
3) - i tracciati predisposti da CAP confermano le più pessimistiche previsioni perché vengono
predisposti per andare incontro, in modo assai poco trasparente, alle esigenze di
risparmio della eventuale società che accetti di partecipare alla gara per la realizzazione
dell'opera (ricordiamo che alla recente gara indetta dalla CAP per la Pedemontana
piemontese ha partecipato una sola società, che questa società era del gruppo Gavio e che
il gruppo Gavio è il maggior finanziatore dei partiti in Piemonte). E cioè: autostrada
pedaggiata a sistema chiuso, diminuzione dei tratti in galleria (tre chilometri in meno
rispetto agli otto previsti dallo studio del Politecnico, sui venti totali), silenzio assoluto
sui rischi idrogeologici e sull'impatto ambientale nei confronti dei residenti,
dell'agricoltura e del territorio.
Alla luce degli avvenimenti più recenti quindi il Coordinamento NoTangest
- ribadisce la sua contrarietà alla realizzazione di un’autostrada che attraversi la
collina torinese
- ritiene che i finanziamenti pubblici necessari per la sua costruzione sarebbero
ampiamente sufficienti per il ripristino e l’ammodernamento della viabilità
ordinaria locale, per il potenziamento dei trasporti pubblici su gomma e per il
completamento del sistema ferroviario metropolitano.

Coordinamento NoTangEst.
notangest@gmail.com www.notangest.135.it

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