TORINO - Ispezioni programmate e non a sorpresa, sopralluoghi eseguiti solo in alcuni locali e non in tutto il perimetro dell'azienda, rapporti depositati un anno e mezzo dopo la visita: è quanto emerso all'udienza di oggi al processo Thyssenkrupp durante le testimonianze dei componenti delle commissioni che dovevano verificare il rispetto, nello stabilimento torinese della multinazionale dell'acciaio, delle norme sulla prevenzione degli incidenti industriali legati all'uso di sostanze pericolose.Ad intervenire sono stati i rappresentanti del Ctr (il Comitato tecnico regionale), che era presieduto dall'attuale direttore dei vigili del fuoco della Liguria, Michele Ferraro, e di una commissione istituita dal Ministero dell'Ambiente. «Le deposizioni - commenta uno degli avvocati difensori, Ezio Audisio - confermano quanto già si sapeva: alla linea 5 (quella in cui si sviluppò l'incendio che il 6 dicembre 2007 uccise sette operai - ndr) non furono impartite indicazioni o prescrizioni specifiche».
Le domande del pm Raffaele Guariniello si sono concentrate su altri aspetti. I commissari del ministero visitarono l'azienda quattro volte nel giugno del 2006, ma il loro rapporto fu consegnato solo il 10 dicembre 2007, quattro giorni dopo l'incidente: il ritardo, come è stato detto in aula, fu dovuto a impegni istituzionali di uno dei componenti.
Il processo continua il 24 marzo. (ANSA).
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