Il Piano edilizio del Mauriziano diventa un caso sempre piu' serio...


CHIVASSO - Sulla questione del PPE Mauriziano ci sono delle questioni che meritano di essere approfondite. Quella più importante ruota intorno alla Relazione Idrogeologica che l’opposizione ha preso conoscenza dopo l’approvazione del Progetto Preliminare per la costruzione di nuovi edifici in un’area molto discussa.  Secondo l’Ufficio Tecnico la Relazione NON era necessaria in quanto l’area è stata messa a norma sotto l’aspetto idraulico che riguarda il Rio Orchetto. Ma se la Relazione NON era obbligatoria perché è stata fatta?  E se un Tecnico Geologo l’ha fatta perché NON è stata allegata agli atti del Consiglio Comunale ed esposta all’Albo Pretorio del Comune?  A questo punto la situazione sembra diventare ancora più curiosa.  Perché?  Perché a chiedere chiarimenti è scesa in campo Legambiente con una motivazione molto semplice:  se la Relazione NON era allegata agli atti pubblici, come poteva Legambiente prenderne visione e fare le  osservazioni nei tempi previsti? Questo dimostra che,  senza la Relazione, Legambiente si è limitata fare le sue osservazioni solo sui dati in visione e sui rischi  per futuri allagamenti dell’area dove devono sorgere i nuovi edifici. Attraverso la Relazione, Legambiente e i Consiglieri, potevano avere un quadro più completo sulle  falde che  possono creare problemi già durante gli scavi delle fondamenta.  Tutto questo significa che la Relazione, anche se NON obbligatoria, era un documento importante su cui lavorare e ragionare.  Ma non basta.  Alla richiesta di Legambiente, di riaprire i termini per poter fare le osservazioni sulla Relazione, il Comune ha preferito fornire una risposta tecnica molto articolata. Una risposta che però NON sposta di un centimetro l’importanza della richiesta di Legambiente sotto l’aspetto ambientale e del diritto di produrre adeguate osservazioni su un progetto così importante per la città. A questo punto vengono d’obbligo alcune domande:  quale settore comunale ha richiesto la famosa Relazione?  E ancora.  Quale Funzionario del Comune ha il compito di preparare gli atti e gli allegati per i Consiglieri? E quale figura dirigenziale è responsabile dell’Albo Pretorio?   Se dopo la prima delibera sono state approvate altre delibere dal Consiglio Comunale la situazione diventa ancora più complicata. Il motivo? Se il Comune accetta la riapertura dei termini richiesti da Legambiente tutto dev’essere azzerato in attesa di nuove osservazioni. Se invece il Comune  NON vuole riaprire i termini e annullare le delibere,  potrebbe mettere in atto la formula dell’“autotutela” per salvare gli atti approvati dalla maggioranza.  Ma anche questa soluzione rischia di diventare poco praticabile perché  la Relazione , se è stata redatta,  doveva essere messa a disposizione di consiglieri e cittadini prima del Consiglio. Per concludere NON si sa fino a che punto Legambiente si accontenterà delle risposte del Comune, oppure se sceglierà altre strade per chiarire alla radice l’intera vicenda.  Se alla fine Lagambiente avrà ragione  nel Comune verrà fuori una grande confusione, con i politici che dovranno rivedere, con urgenza,  le loro decisioni sul PPE Mauriziano. Sindaco e Funzionari forse hanno sottovalutato l’importanza che ha Legambiente a livello locale, regionale e nazionale. E questo errore può produrre delle brutte sorprese. Inoltre, se NON si dà a consiglieri e cittadini l’opportunità di visionare certi documenti nascono dubbi e sospetti che possono mettere in discussione  la trasparenza politica e amministrativa.
Marbert.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Marbert, grazie per la chiarezza con cui hai esposto il problema. Volevo soltanto dirti che hai attribuito a legambiente dei meriti che non sono del tutto suoi, in quanto la battaglia sul Parco Mauriziano è portata avanti ormai da anni da un noto esponente chivassese di Pro Natura, che è un'associazione ambientalista con cui Legambiente collabora spesso, per affrontare i tanti problemi ambientali del nostro territorio.
Domenico Cena

Anonimo ha detto...

Anche a Chivasso i cittadini stanno aprendo gli occhi.
Ma si sa che quello è un comune ANOMALO.
Intervengo da addetto ai lavori per dire che la relazione geologica è un documento obbligatorio previsto dalla lr 56/77 a supporto di ogni strumento di pianificazione, specie se esecutiva.
analogamente è obbligatoria per ogni progetto di costruzione o di opera di urbanizzazione. Lo diceva un DM del 1981, poi il DM11/3/1988 lo ribadisce il DM 14/1/2008.
E l'assenza di tale documento rende non procedibile ogni pratica, mette a repentaglio la sicurezza degli interventi e la carriera del Responsabile del Procedimento.
Saluti,

ginopiccio

Anonimo ha detto...

Caro Marbert,
dopo essermi complimentato anch'io per il tuo pezzo, vorrei aggiungere che, dall'esame delle carte, manca un relazione idrogeologia ad hoc anche per l'intervento edilizio spacciato come "residenza per anziani" in Via Berruti. Eppure tutti sappiamo che il prato del Podere San Marco si è sempre riempito d'acqua (affiorante nei giorni di pioggia). Il che fa pensare che le condizioni idrogeologiche del prato siano simili a quelle dell'area del PPE Mauriziano e del Parco Mauriziano stesso.
Salvatore Lafalce