NUCLEARE: APPELLO RICERCATORI AI CANDIDATI ALLE REGIONALI...

Un gruppo di scienziati e ricercatori delle università italiane ha rivolto un appello ai candidati governatori delle regioni stigmatizzando come «strategicamente sbagliato il ritorno dell'Italia al nucleare, economicamente meno conveniente e sicuro di solare e altre fonti rinnovabili, su cui dovrebbero invece concentrarsi tutti gli sforzi».
L'appello viene dagli scienziati di Energiaperfuturo.it, già protagonisti di un manifesto sottoscritto da oltre 2000 ricercatori e professori italiani e migliaia di cittadini, contenuto in una lettera aperta nell'imminenza delle elezioni agli aspiranti governatori delle regioni della Penisola, direttamente coinvolte nelle scelte di politica energetica.
Due le richieste ai candidati: un incontro prima del voto per illustrare le loro ragioni e la sottoscrizione della loro petizione sul futuro energetico del paese, che chiunque può sostenere sul sito www.energiaperilfuturo.it.
«Mentre i costi delle energie rinnovabili scenderanno certamente nei prossimi 10 anni - si legge nella lettera - i costi del nucleare sono per loro natura non ben definiti e destinati ad aumentare, tanto che probabilmente la costruzione delle centrali, se mai inizierà, dovrà essere molto probabilmente sospesa perchè fra 10 anni il nucleare non sarà più economicamente conveniente».
Un euro investito oggi nelle fonti energetiche rinnovabili, argomentano i firmatari del documento, può trasformarsi in energia pulita entro pochi mesi. Il nucleare, al contrario, richiede massicci investimenti finanziari, i cui frutti potranno raccogliersi, nella migliore delle ipotesi, solo tra 10 o 15 anni. Per tacere poi della spada di Damocle delle scorie radioattive che per millenni continueranno a minacciare il futuro delle nuove generazioni, e della sua dipendenza da materie prime esauribili, quali l'uranio, che l'Italia sarà comunque costretta ad importare dall'estero. (ANSA).

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