| Gli ambientalisti “vigilano” sulla Commissione Uso e Assetto del Territorio... di Annarita Scalvenzo per localport.it |
| Anche questa volta, come era già avvenuto per la questione riguardante il Pep “del Mauriziano”, gli ambientalisti invitano a presenziare alla riunione della Commissione Uso e Assetto del Territorio, prevista per oggi, martedì 9 alle 14.30, nella sala riunioni al secondo piano del palazzo municipale. Gli ambientalisti ricordano infatti a tutti i chivassesi, che le riunioni sono pubbliche, anche se gli uditori non hanno diritto di parola e che alcuni dei temi che verranno trattati nella seduta rivestono una particolare importanza. L’attenzione degli ambientalisti è puntata soprattutto su una serie di provvedimenti che, se messi in atto, porteranno eventualmente alla realizzazione di alcune strade vicine al fiume Po e alla circonvallazione sud, una nuova viabilità che potrebbe essere l’anticamera di un ulteriore processo di urbanizzazione e di cementificazione delle aree comprese tra il quartiere Brozola e il Po. Per quanto riguarda invece l’area ex Agip, che si trova dopo la centrale Edipower, in direzione Castelrosso, gli ambientalisti rammentano che nel progetto preliminare del Piano regolatore elaborato sotto la Giunta di centrosinistra guidata dall’allora sindaco Francesco Lacelli, l’ex Agip avrebbe dovuto diventare un’area verde. L’ambizione, era infatti quella di espropriarla e farne un grande parco lungo il Po, molto più grande del Bricel, in una zona quasi il doppio del Parco del Mauriziano. L’Agip però si oppose e con le successive amministrazioni di centrodestra, prima di Andrea Fluttero e ora di Bruno Matola, il progetto venne abbandonato. Nella Commissione di oggi, si discuterà il rinnovo della convenzione con la proprietà subentrata all’Agip, che presentò il progetto di un Pec che prevede la costruzione di capannoni industriali. La convenzione, che come quelle che solitamente accompagnano i Pec prevede la realizzazione di una serie di opere pubbliche a scomputo degli oneri di urbanizzazione, è in scadenza e la proprietà chiede un rinnovo al Comune. Per quanto tempo, si domandano gli ambientalisti, e a quali condizioni? «E’ verosimile – scrivono - che l’amministrazione sia orientata a concedere il rinnovo della convenzione così come era stata stipulata, mentre la minoranza, crediamo invece voglia accettare di rinnovarla, ma ponendo delle condizioni, o meglio dei nuovi obblighi, in particolare la pulizia e la bonifica della zona, dove ora vengono spesso abbandonati dei rifiuti». Gli ambientalisti si augurano che la decisione sul rinnovo non sia accompagnata dalla fretta: «Non sarebbe forse più lungimirante capire meglio che cosa intende fare la proprietà di questa vasta area, auspicando che non si trasformi nell’ennesima colata di cemento?». |
Vigilanza ecologista...
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