Nei giorni scorsi si era manifestato un grande allarme da parte di associazioni (come Greenpeace ma non solo) e cittadini preoccupati dal decreto che il governo aveva in animo di emanare sulle regole per la coesistenza cioè per permettere le coltivazioni di piante nate da semi geneticamente modificati.
Le critiche sottolineavano come la coesistenza è praticamente impossibile laddove ci sono grandi estensioni di terreno ma neppure proponibile in Italia paese in cui, come ben sappiamo, le proprietà terriere sono piccole o medie. Permettere la coltivazione di semi OGM vuol dire inquinare le altre coltivazioni, anche biologiche, i cui semi si ibridano con quelli tecnologici prodotti in laboratorio. Evidentemente il regalo fatto da Berlusconi e dai suoi lacchè della Novartis non bastava alle multinazionali della chimica che sono le uniche a speculare enormi profitti sui semi geneticamente modificati. D'altra parte perché privilegiare solo la Novartis e non anche Monsanto. Presto fatto. Il decreto da tempo fermo stava per essere emanato, con grande gioia delle imprese interessate...Leggi il resto dell'articolo di Enrico Moricaoni...
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