L’ambizione della industria nucleare è raddoppiare la capacità nucleare da qui al 2030 (vedi anche sorgente dati: www.olkiluoto.info. La IEA (International Energy Agency) e l’IPCC (Intergovernmental Panel of Climate Change) includono questa opzione, accanto alle tecnologie CCS (CO2 Capture & Storage), le “rinnovabili” ed l’aumento di “efficienza energetica”, per risolvere i noti problemi energetico ambientali, in primis i cambiamenti climatici, siano essi dovuti all’uomo o no, e esaurimento geologico delle riserve energetiche.
Ci sono alcuni aspetti critici. primo fra tutti la capacità dell’industria privata di costruire in fretta nuovi reattori. La capacità nucleare del mondo è stata realizzata in prevalenza tra gli anni ’70 ed ’80. Le centrali attive sono principalmente di seconda generazione, quando non di prima generazione. Le centrali sono state progettate per sopravvivere per meno di 40 anni, ma molte sono state certificate per estensioni di vita maggiori. In ogni caso, quasi la metà della attuale capacità nucleare mondiale è probabile che venga dimessa entro il 2030. Negli anni a venire, nel decennio 2020, circa 10-20 centrali nucleari saranno mese fuori produzione ogni anno.
Nessun commento:
Posta un commento