La strana fretta di Matola sull'area ex-Agip...


CHIVASSO - Nel Consiglio comunale del 15/2 l’Amministrazione proporrà di prorogare per 6 anni la convenzione tra il Comune e la proprietà dell’ex area Agip. La convenzione scade a maggio, essendo stata sottoscritta nel maggio 2001 con validità dieci anni. Essa concedeva alla proprietà di realizzare fabbricati industriali in cambio della realizzazione di opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione (tra cui un passaggio a livello). La proprietà ha realizzato le opere, ma non ha mai iniziato la costruzione dei fabbricati: il Comune intende ora concederle altri sei anni di tempo, prorogando la convenzione fino al 2016. Perché? A “La N.Periferia” di mercoledì scorso il Sindaco Matola ha dichiarato che la proroga verrà concessa anche in base “alla norma prevista dalla convenzione…”.
   Ma quale norma? Nella convenzione non esiste alcuna norma che impone il rinnovo. L’art. 17 stabilisce soltanto che il Sindaco “potrà accordare eventuali proroghe” in base a “motivata e giustificata richiesta del concessionario”.
   Per la verità il Comune si è stranamente impegnato a rinnovare la convenzione molto prima della scadenza, addirittura sei anni fa. Lo ha fatto con una semplice delibera di giunta, senza il passaggio in consiglio. Nella delibera n. 288 del 19 dicembre 2005 si legge: “Considerato che ad avvenuto collaudo tecnico-amministrativo delle opere, si procederà al rinnovo della convenzione ai sensi dell’art. 18 della stessa”. Ma neanche l’art. 18 impone il rinnovo. Esso stabilisce soltanto che, in caso di rinnovo, saranno riviste le condizioni della convenzione medesima, ad esempio gli oneri a carico della proprietà. E tuttavia il Comune decide di impegnarsi a rinnovare e firma una “scrittura” con la proprietà: questa scrittura è mai passata in consiglio comunale? I consiglieri di minoranza l’hanno mai vista?
   Perché il Comune nel 2005  si è impegnato a rinnovare la convenzione? Perché – afferma la delibera – i ritardi nella realizzazione delle opere infrastrutturali sono da addebitarsi “al pronunciamento di RFI” e non alla società proponente il PEC. E’ dunque giustificato concedere più tempo alla proprietà, precisamente 8 anni a partire dal collaudo delle opere. Il collaudo è stato poi avvenuto nel 2008: ecco perché oggi il Comune propone una proroga fino al 2016. Ma – ad essere pignoli - ci si può chiedere dove sono le prove che i ritardi sono da addebitarsi a RFI. Dov’è l’eventuale carteggio tra Comune e RFI? Questa sera i consiglieri di minoranza dovranno fidarsi sulla parola?
   E, infine, perché l’Amministrazione del tempo ha sentito il bisogno di stabilire così in anticipo, addirittura cinque anni prima, che alla scadenza nel 2010 la convenzione avrebbe dovuto essere rinnovata? Non poteva attendere che la convenzione andasse a scadenza e che se ne occupasse la amministrazione successiva? Una strana fretta. Siamo nel dicembre 2005. Fluttero si è dimesso da sindaco il 30 novembre per candidarsi al Parlamento. E’ in arrivo il commissario che resterà fino alle elezioni del giugno 2006. Al futuro della convenzione avrebbe potuto pensare la nuova amministrazione. Invece no: il 19 dicembre la giunta si riunisce (senza sindaco, e assenti gli assessori Recchia e Raiola) e approva questa strana delibera 288 / 2005. Vincolando la amministrazione successiva al rinnovo, la delibera mette la proprietà al riparo dal rischio che vengano eletti nuovi amministratori con idee diverse sul futuro dell’area Agip.  E questa sera il sindaco potrebbe giustificarsi ancora una volta nel solito modo: “ma io non c’entro, questa è una decisione che ho ereditato dai miei predecessori…”.
Piero Meaglia.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene stasera un'altra farsa. La destra gli affari suoi e la "sinistra" sta scomposta ben piantata sul proprio sgabell, in attesa delle elezioni, nel frattempo la gente ne ha le palle piene.
Qualunquismo? Individualismo anarchico? Realismo!

Anonimo ha detto...

Non sappiano ancora ciò che farà questa sera l'opposizione in consiglio comunale. Ne parliamo domani. Domani, se l'opposizione non farà l'opposizione, sarà lecito arrabbiarsi, non prima.
Intanto su "La Voce" di oggi c'erano tre o quattro interventi dell'opposizione o degli ambientalisti contro la proposta di rinnovo della convenzione Agip. Dunque l'opposizione si è manifestata.
Perché non informarsi prima di sparare? Gli interventi su "La Voce", oltretutto, sono stati preparati in fretta e furia perché la democraticissima amministrazione comunale chivassese mette sempre la documentazione a disposizione della minoranza solo all'ultimissimo momento.
Propongo di informarsi un po' prima di parlare. Chhiedo troppo?
pb

Anonimo ha detto...

Più che realismo, direi mancanza di informazione.
camillo mastrocinque

Anonimo ha detto...

Faccio una piccola correzione all'articolo. La convenzione non scade a maggio 2010 ma a maggio 2011.
pm

Anonimo ha detto...

Propongo al maestro che spara sentenze a raffica contro sinistra, centrosinistra , ambientalisti e comunisti vari di fare lui un bel partito e di presentarsi alle elezioni. cosi' vediamo qunt'è brillante.
Il nome da suggerire al maestro: Partito degli Scoppiati!
Red e basta.

Partito degli scoppiati ha detto...

Speriamo che i consiglieri di minoranza riescano a svegliarsi perchè spesso dormono (alla lettera), ma forse tra tutte le stronzate dette dalla maggioranza ad alta voce, riescono a svegliarsi.
Non si sa cosa farà l'opposizione, ma sappiamo quello che ha fatto fino ad ora, ha partecipato bene alla farsa.
Forse sotto elezioni darà il meglio di sè.
Il segretario degli scoppiati.