di Annarita Scalvenzo per www.localport.it |
| Dopo le polemiche che la compagnia Teatro a Canone definisce “strumentali” e che nell’autunno scorso hanno occupato per lungo tempo le cronache cittadine, guadagnandosi anche la ribalta nazionale, continuano le repliche di “A ferro e fuoco. Spettacolo in La minore” su Margherita Cagol.«Sono convinto che bisogna conoscere il passato per capire il presente. Spesso la storia torna sui suoi passi e forse si possono capire meglio alcune situazioni del presente se si fa riferimento a storie parallele del passato». Sono le parole di Ken Loach che ispirano la messa in scena prodotta da Teatro a Canone e dall’associazione culturale Fiat Lux e che vede in scena due giovanissimi attori, Lorenza Ludovico e Luca Vonella, diretti da Simone Capula. Lo spettacolo è una riflessione lirica sugli anni che vanno dal 1968 al 1975: è la storia ed è dedicato ad una ragazza militante delle Brigate Rosse. Cerca di narrarla appena con qualche intelligenza e pietà, pietà non solo per coloro che morirono e ne morirono, ma per la vicenda delle rivoluzioni del secolo dentro la quale, come un asteroide, si è accesa e spenta. La memoria per questa storia, come tutta la storia delle Br, non è morta, non è neanche conservata: è esorcizzata, allontanata, deformata. Tutti sanno tutto e tutti continuano ad elucubrare, non vedendo quel che è semplice, tragico e semplice. Lo spettacolo è basato su poesie di Alda Merini e sul libro di Stefania Podda, “Nome di battaglia Mara. Vita e morte di Margherita Cagol il primo capo delle Br” e la canzone di Fabrizio De Andrè, “Laudate hominem”. Lo spettacolo, che dopo la revoca del permesso di rappresentazione al Teatrino Civico di Chivasso nel settembre scorso, ha debuttato a Rovigo, il 12 febbraio alle 21.30 sarà rappresentato presso il centro sociale Askatasuna a Torino e il 21 febbraio alle 18 al Teatro dei Venti di Modena. |
Dopo le polemiche...
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