Cariche ai No-tav...


09.09.2010  -  A SUSA, ALLE 19 CA. LE FORZE DELL'ORDINE HANNO CARICATO I NO TAV. SEMBRA CI SIANO FERITI FRA I MANIFESTANTI. SPIEGAMENTO ECCEZIONALE DI AGENTI IN ASSETTO ANTISOMMOSSA, DA 1.000 A 1.500 AGENTI.
AL PRESIDIO SI PREPARA LA RESISTENZA E L'OCCUPAZIONE DELL'AUTOSTRADA.

Susa, manganelli contro i mille che corrono a fermare la trivella. 
Scontri furiosi ieri sera in val Susa. La valle resiste fisicamente all'imposizione della Tav. La solita trivella piazzata alle tre del mattino e circondata da plotoni di soldati ha scatenato una reazione massiccia, come non si vedeva da molti anni. Il clima era già teso a seguito delle dichiarazioni del ministro Scajola il quale ha sostenuto che esiste una strategica più strategica della strategica per eccellenza. A memoria d'uomo “la strategica” era la Tav in val Susa, ma da ieri la strategica non è più lei. Secondo il ministro invece è molto più strategica la linea del terzo valico, quella che da Genova sale verso il nord, verso Rotterdam. Ecco le parole di colui che indirizza lo sviluppo economico del paese: “Se si dovesse giungere ad una scelta per questioni economiche tra la Torino-Lione e il terzo valico ferroviario che da Genova, passando sotto gli Appennini, sbuca in Piemonte, quest’ultimo sarebbe prioritario.” Poi ovviamente il ministro ha corretto, dicendo che è stato frainteso e che la sinistra come al solito è “strumentale.” Scajola ha concluso la sua arrampicata sugli specchi sostenendo che si possono fare entrambe le opere. Massì, ha ragione, melius abundare quam deficere. Scajola è solo l'ultimo nell'ordine che va contro le proprie granitiche certezze. Prima c'era stato Umberto Bossi e solo pochi giorni fa l'ex ministro Castelli ha detto: “Difficile che, al momento, i privati investano nella Tav. E' un problema complesso, perche' le opere ferroviarie ad alta velocita' al momento sono tali per cui l'interesse dei privati e' limitato. La Tav e' un discorso un po' a sé.” Personalità multiple? Dissociazione cognitiva? Il marasma governativo non deriva da superficialità a ben vedere. Semplicemente i nodi stanno venendo al pettine. La Torino-Lione è un'opera inutile che nessuno vuole, tranne coloro che sono direttamente coinvolti negli appalti. Costa troppo e non c'è un soldo da investire. I flussi traffico da modesti sono divenuti inesistenti. Nel gioco delle parti Governo e Pd giocano sulle spalle dei contribuenti a chi sabota chi. L'esecutivo accusa la Bresso di non volere l'opera dato che fa un'alleanza con la Federazione della Sinistra in Piemonte. Il Pd accusa il governo a sua volta perché non sblocca i fondi promessi da tempo e soprattutto non lesina dichiarazioni ambigue. Avanspettacolo da quarta fila, roba da ortaggi. Ma che importa, il partito trasversale del buco certo non si ferma davanti a queste sottigliezze.

E infatti il lavoro prosegue, sopratutto quando fa più fresco. Due notti fa, alle ore due trentanove (quattro gradi sotto zero e neve) si sono presentati a Susa i tecnici addetti all'apertura del terzo carotaggio in valle. E dato che il lavoro è meno pesante se fatto in compagnia sono arrivati scortati da duecento militari addobbati in assetto antisommossa. La trivella è stata posizionata a circa mezzo chilometro dal presidio Notav di Susa. Tutta la valle al momento è militarizzata. Al check point di Bussoleno ieri mattina erano schierati dieci blindati. Soldati sono segnalati anche a Susa. Ovviamente cresce il livello di risentimento da parte della popolazione locale, che vede in questa violenza muscolare l'unico strumento per imporre un'opera la cui totale inutilità è data dai numeri. Ben taciuti ovviamente dai proponenti a cui non rimane altra strada che operare nelle condizioni di cui sopra. Ma la farsa dei carotaggi non sta solo nel metodo ma anche nel metodo. Inizialmente dovevano essere novantuno entro il trentun gennaio. Poi hanno (chi?) deciso che una dozzina erano sufficienti. Adesso nuova capriola e avanti con altri sondaggi. Il ballo, come si sa, ci sono i 691 milioni di euro dell'Unione Europea.

Ieri pomeriggio dopo un'affollata riunione tenutasi al presidio di Susa mille persone si sono mossi in corteo verso la trivella. Giunti di fronte al muro di soldati è scattata una carica seguita da copiose manganellate.
Vi sono stati diversi feriti tra i manifestanti. I tafferugli s sono svolti sotto la neve, al buio, in mezzo ad un dedalo di strade e cavalcavia. Dopo ulteriori scontri i soldati sono indietreggiati ed hanno fatto passare il corteo che ha sfilato poco distante dal cantiere. La violenta risposta da parte della forze dell'ordine ha esacerbato gli animi e così il corteo si è mosso verso l'autostrada Torino-Bardonecchia, dove il traffico è stato bloccato. La trivella lavorerà per almeno due settimane, dato che dovrà scendere per almeno cento metri nel sottosuolo. Due settimane durante le quali ulteriori manifestazioni di protesta non mancheranno.

Maurizio Pagliassotti.




4 commenti:

Red Brother ha detto...

La Bresso difende la Tav, è tra quelli che mandale guardie e la Federazione dellasinistra fa un'intesa tecnico-eletorale con questi personaggi.
Che si può dire? Semplicemente basta prenderci e prendervi per il culo.
Red brother

Red e basta ha detto...

E bravo fratello: invece se vince il compagno Cota della lega nord va meglio? Tu credi soltanto di essere rosso, in realtà sei uno stolto, ma non rosso.
Red e basta.

Red brother ha detto...

Red vedi tu. Da anni chiedete voti con lo spauracchio della dx e della lega e si vede a che punto siamo.
Bene così, la sinistra scomparirà definitivamente e così si ripartirà da chi non è legato alla sedia.
Caro Red, non puoi continuare a raccontare bugie, la gente di sinistra è molto meno stolta de quella di destra e sa cosa fare

Red e basta ha detto...

Basta essere convinti di cio' che si dice e poi tutto va bene. Uno puo' anche credere a babbo natale, oppure pensare che ci sia tutta questa voglia di sinistra in giro per l'Italia, come pare tu stia constatando. Evidentemente viviamo in due Italie diverse, ed uno di noi due sta scrivendo cazzate.
Meno male che almeno c'è sto sito dove ogni tanto farsi un giro e sentire gente anche di altri pianeti.

Red e basta