
Il nostro Blog ha posto tre domande a Carlo Fontana, responsabile del "Comitato per il nodo ferroviario di Chivasso", che ringraziamo per la disponibilità.
BLOG: Tramite il "Comitato per il nodo ferroviario", hai lanciato l'allarme sul sottoutilizzo della linea TO-MI, in particolare per i treni che si dovrebbero/potebbero fermare a Chivasso. Qual'è la situazione attuale?
BLOG: Tramite il "Comitato per il nodo ferroviario", hai lanciato l'allarme sul sottoutilizzo della linea TO-MI, in particolare per i treni che si dovrebbero/potebbero fermare a Chivasso. Qual'è la situazione attuale?
Carlo Fontana: La situazione è quella di un'Alta Velocità che serve esclusivamente a chi da Torino città va a Milano, perciò avendo un limitato numero di utenti è sottoutilizzata e le Ferrovie non ci metteranno altre corse: pertanto ha una gestione in perdita. Al contrario la linea storica è intasata e non permette di aumentare il numero degli affollatissimi treni interregionali e di creare un servizio metropolitano, anzi il conflitto fra queste categorie di treni tra Novara e Milano determina continui ritardi. L'assurdo è che l'unica cosa di cui si preoccupano le alte sfere della politica piemontese è la mancanza della fermata a Porta Susa dei treni AV (forse non sanno che da Porta Susa a Porta Nuova ci sono 5 minuti di metropolitana con corse ogni 4 minuti).
BLOG: Su La Stampa del 24/11 il sindaco Matola dichiara che "Bisogna riprendere a lavorare tutti insieme alla TO-LIONE e scongiurare la perdita di opportunità di sviluppo"; cosa c'entra con la situazione chivassese dei trasporti ferroviari?
C.F.: Il sindaco Matola sulla Torino-Lione dice quello che dicono Bresso, Borioli, Saitta e Chiamparino. La ristrutturazione del nodo ferroviario di Chivasso, per consentire di mettere sull'Alta Velocità esistente tutto il traffico Torino-Milano, sia i treni no-stop sia i convogli con fermata a Chivasso, Santhià, Vercelli, Novara, mettendo in coincidenza da una stazione a Chivasso sulla TAV un servizio metropolitano Chivasso-Torino con treni ogni 15 minuti, è indipendente dalla TAV Torino-Lione. A meno che nel piano della Provincia, che parla dell'asse ferroviario Chivasso-Bardonecchia, Saitta e Matola intendano includere la stazione di Chivasso sulla TAV TO-MI, il raccordo di questa stazione con la linea storica e la suddivisione dell'esercizio: interregionali sulla TAV e servizio metropolitano sulla linea storica.
BLOG: Ci puoi fare un rapido stato dell'arte sulla inutile "lunetta" della linea Chivasso-Ivrea-Aosta?
C.F.: Regione Piemonte e Ferrovie propongono un raccordo che da Montegiove lasci l'attuale linea che costeggia via Montanaro (linea che verrebbe smantellata per allargare via Montanaro) e con un tracciato a doppia curva tra le case arrivi alla Rivoira: qui una svolta verso Brandizzo manda i diretti Torino-Aosta direttamente a Torino e un'altra verso Chivasso permette ai locali da Ivrea di entrare in stazione. In cambio Regione e Ferrovie offrono una circonvallazione che da via Caluso arriva a stradale Torino, con un cavalcavia sulla ferrovia in zona Rivoira. Strade in cambio di treni...
1 commento:
Riguardo al terzo punto, coè il nuovo progetto lunetta, mi sembra che solo una classe politica folle (ammesso che sia solo questo) possa concepire un progetto del genere: spendere milioni di euro per fare una linea ferroviaria a ziz zag in Montegiove e altre strade, cioè per non risolvere nulla. Anziché impiegare quei soldi per progetti ragionevoli, come il raddoppio della linea Chivasso-Ivrea, atteso da decenni,
e il progetto del Com per il nodo ferroviario di Chivasso. Magari dopo avere relizzato il nuovo progetto di lunetta si scoprirà che non si è risulto un cavolo, e si spenderanno altri soldi pubblici. I cittadini no, ma sicuramente qualche impresa ci guadagnerà
Con una classe politica del genrere non ci si può stupire che l'Italia vada a rotoli.
piero
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