Alta Velocità...alta confusione...


Il vero problema è che una linea ad Alta Velocità (AV) DEVE servire a tutti, e non solo ad un certo tipo di "clientela". Il concetto tedesco di AV è quello di utilizzo MISTO, ovvero per tutti. Ma questa filosofia non sta nei "cromosomi" delle FS, che da sempre distinguono i livelli "passeggeri" e "locale", e a nulla lasciano ben sperare le dichiarazioni dei vertici e di Moretti in particolare. Ora, la politica di FS per la TAV è quella di servizi specializzati per un particolare tipo di clientela, ma è letteralmente una politica suicida visti gli alti costi che la realizzazione (e l'esercizio) TAV comportano.
A dimostrazione di tale politica, basti sapere che l'elettrificazione a 25Kv, invece dei consueti 3Kv del resto della rete, ne rende impossibile l'utilizzo al materiale rotabile ordinario.
Un secondo problema è il segnalamento, che sulla linea AV è differente da quello delle linee ordinarie e comporta un costo, per installarlo sulle locomotive in essere, di alcuni milioni di euro ciascuna.

D'altra parte, gli ETR 500 hanno grossi problemi, come denunciato nel libro "Fuori orario" di Gatti, a percorrere le linee ordinarie, perchè è come utilizzare una Ferrari in centro città: si imballa, riscalda e usura molto di più...
Per non parlare che i disguidi sulla rete ordinaria, antiquata e mal gestita, comportano.
Ma, a parte i problemi tecnici derivanti dall'impostazione progettuale, un utilizzo "misto" delle linee AV "disturberebbe" questa nuova offerta TAV, tanto che, sulla direttissima Firenze-Roma, linea mista da 250 km/h, sono stati progressivamente espulsi i treni ordinari, a cominciare dai regionali e dagli IC che dall'Umbria portano i pendolari a Roma.

Un utilizzo "misto" comporterebbe in teoria anche l'utilizzo da parte dei treni merci, ma anche qui ci sono problemi anche maggiori relativi alla compatibilità del materiale rotabile con la linea, ed in più il pedaggio, mi pare anche tre volte superiore alle linee ordinarie. In ogni caso, l'utilizzo da parte delle merci delle linee AV è la classica foglia di fico (il cd progetto AV/AC di cui non si parla più...), e penso che non vedremo MAI neppure un treno merci sulle linee AV.

Invece in Francia le linee TGV sono esclusive per i treni passeggeri, ma TUTTI i servizi sono gestiti da una flotta TGV che è in grado di funzionare bene sia sulle linee AV che sulle linee ordinarie, senza differenze tariffarie per il passeggero.

In sostanza, SOLO un utilizzo ESTENSIVO della linea AV consentirebbe di ammortizzare i costi, dirottandovi TUTTI i treni che è possibile dirottarvi, e fornendo SODDISFAZIONE a tutte le categorie di utenti. Ciò non avviene per problemi tecnici derivanti dall'impostazione progettuale e "commerciali". Le due cose, ovviamente, interagiscono.
Infine, Trenitalia non può ORA fare neanche un treno in più perchè NON dispone neppure della flotta necessaria, che, come è noto, richiede anni per essere realizzata.
La proposta del progetto dei pendolari di Chivasso è assolutamente sensata, e l'on. Anna Donati ad un convegno ha anche dichiarato che la linea MI-TO sia stata pensata per questo in sede di commissione trasporti alla Camera, a suo tempo. Peccato che manchino alcune pre-condizioni di tipo tecnico, commerciale e, non ultimo, politico. Dubito che sarà mai possibile venirne a capo, in quanto occorrerebbe una rivoluzione politico-culturale di tale livello da far impallidire tangentopoli.
Ci possiamo però sempre tentare, almeno di far venire alla luce lo scandalo AV, e a tal fine occorre unire le forze.
L'obiettivo comune su cui lavorare mi sembra individuato: TUTTI i treni devono poter percorrere le linee AV, perchè TUTTI gli utenti ne devono trarre giovamento.
Ma, ripeto, ciò comporta che i nodi tecnici, commerciali e politici vengano al pettine. Insomma, occorre fa scoppiare lo scandalo.

Giorgio Dahò
Coordinamento dei Comitati Pendolari Regione Lombardia.

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