
Gli ultimi provvedimenti del Governo Berlusconi in materia di Sanità destano numerose preoccupazioni perchè indicano nuovi parametri per le farmacie e per i costi dei farmaci. La scelta di ridurre del 14% la spesa farmaceutica per aiutare i terremotati d'Abruzzo fa sorgere molte preoccupazioni. Perchè? Perchè tanti farmaci sono diminuiti mentre altri sono aumentati in modo esagerato. In questo modo è chiaro che vengono valorizzati i farmaci "generici" anche se il loro effetto curativo, rispetto a quelli "originali", è garantito fino all'80%. Praticamente i farmaci si assomigliano ma non sono identici. E poi, cosa c'entrano i farmaci con la ricostruzione in Abruzzo? Il solito pasticcio all'italiana. Il Governo sta cercando di raschiare il fondo delle casse pubbliche e obbliga cittadini e medici a orientarsi verso quei farmaci che alla fine sono una "copia" più economica di quelli più conosciuti. Risultato? Una grande confusione tra clienti e farmacie per poter ricostruire le case in Abruzzo. A questo punto, visto che non ci sono soldi, non era meglio rinunciare al Ponte di Messina e destinare quei soldi all'Abruzzo? Forse era meglio, ma nessuno vuole ostalolare le scelte "strategiche" del Presidente Berlusconi.
Marbert.
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