
Con il disarmo sovietico, la fine della guerra fredda e la caduta del muro di Berlino si era fatta strada la speranza che questa minaccia si fosse allontanata per sempre; e invece, purtroppo, agli irresponsabili interessi delle potenze nucleari ed alla follia di gruppi violenti con possibile accesso a materiale nucleare di dimensioni ridotte, dobbiamo aggiungere il rischio di un incidente che potrebbe far scoppiare un conflitto devastatore.
Il 6 agosto in tutto il mondo saranno ricordate le vittime dei bombardamenti, e tutto il disastro successivo provocato da “Little boy”.
A Torino, ricordando Hiroshima e Nagasaki, invitiamo tutti a portare e leggere un testo od una poesia, e ad affidare alla corrente del Po tante piccole candeline, un segno di luce e di speranza, perché una tale tragedia non succeda mai più: e come afferma Rafael de la Rubia, Coordinatore della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, “per ricordare le genti di Hiroshima e Nagasaki, per dare dignità alla loro memoria e per rafforzare un movimento mondiale aperto e diverso, che rifiuti qualunque forma di violenza ed affermi l’essere umano come massimo valore”.
"Comitato torinese per la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza"
www.theworldmarch.org
news@umanisti.org
Nessun commento:
Posta un commento