
Quest'anno, dopo le richieste dell’Ente Nazionale Risi con il supporto dei Servizi Fitosanitari della Regione Lombardia e Piemonte al Ministero lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, ed al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il prodotto è stato utilizzato per un periodo di 120 giorni, con scadenza solo al 28 Luglio 2009.
Le risaie sono siti strategici per la conservazione della biodiversità animale, utilissimi per la fauna migratoria, ricche di Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e di Zone di Protezione Speciale (ZPS) della Rete Natura 2000. Il CONTEST uccide tutte le forme di vita acquatiche che incontra, inclusi pesci, anfibi (larve e adulti) e gli invertebrati acquatici, molte delle quali sono specie di interesse comunitario e prioritarie ai sensi delle Direttive UE.
“Tra Piemonte e Lombardia sono presenti oltre 200.000 ettari di risaie, l'utilizzo del CONTEST equivale ad una strage biologica di proporzioni enormi - dichiara Vanda Bonardo, presidente Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta- Sarà da verificare il danno causato alle specie elencate negli allegati della Direttiva Habitat presenti nell’area risicola, ad esempio tra gli anfibi, i rettili e le libellule. Ci auguriamo che, negli anni a venire, non vengano più adottate misure così dannose per l'intero ecosistema acquatico”.
Il meccanismo di propagazione è soprattutto per contatto; il composto è molto tossico soprattutto per tutte le specie “a sangue freddo”. Prime prove in laboratorio hanno dimostrato che larve e giovani di Rana esculenta sono morte in poche ore non solo utilizzando le concentrazioni previste in risaia, ma anche concentrazioni dimezzate.
Sono inoltre allo studio, effetti negativi anche sulle api (Apis mellifera L.), ma considerato il largo spettro di azione, risulta certo il danno anche a tutti gli altri impollinatori con effetti negativi indiretti anche alle produzioni agricole ed alle specie vegetali naturali.
Saranno poi da valutare i danni all’intera catena alimentare – per esempio sul successo riproduttivo dell’avifauna - che saranno causati dalla drastica riduzione di prede (si pensi alle rane di cui si cibano gli aironi o agli invertebrati per la catena trofica degli uccelli insettivori). Si ricorda che l’area risicola piemontese-lombarda ospita le principali concentrazioni europee di Aironi nidificanti e costituisce un’area importante per la migrazione di centinaia di specie di uccelli acquatici.
Si ricorda che numerose risaie ricadono all’interno di siti Natura 2000 e che per l’utilizzo del CONTEST in queste aree non è stata fatta alcuna valutazione di incidenza ai sensi dell’Art. 6 della Direttiva Habitat.
“Occorre un intervento urgente da parte del Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare per il rispetto del diritto comunitario – continua Bonardo - con particolare riguardo alle direttive europee Habitat e Uccelli, oltre che sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento.”
Legambiente chiede dunque la sospensione immediata dell’autorizzazione all’uso del Contest in risaia, di raccogliere le informazioni attualmente disponibili sugli impatti provocati sulla fauna acquatica e, per il futuro, di verificare preventivamente tali impatti al fine di non provocare ulteriori danni alla biodiversità ed alla qualità della vita delle comunità locali. Simili strategie di lotta ai parassiti delle colture agricole, che provocano gravi e indiscriminati danni all'ecosistema, non si devono più effettuare.
Comunicato a cura di LEGAMBIENTE PIEMONTE.
Nessun commento:
Posta un commento