Continua la mobilitazione per la salvaguardia del verde pubblico...

“Cemento e asfalto al Parco Mauriziano”.


CHIVASSO - Prosegue la campagna informativa sulla situazione del Parco Mauriziano, da parte dei comitati ambientalisti e di alcune forze politiche chivassesi: Comitato Parco Mauriziano, Pro Natura Torino, Legambiente Circolo di Chivasso, Centro di documentazione Paolo Otelli, Anguis, Ira – Iniziativa Recupero Ambientale di Torrazza Piemonte, Rifondazione Comunista, Sinistra per Chivasso, Comitato Basta Strade di Chivasso.

Sabato mattina, in occasione del mercato settimanale, è stato distribuito un volantino dove si ricorda che cosa accadrà con la realizzazione del nuovo pec ai confini del Parco. La strada che sarà costruita (a servizio del nuovo insediamento residenziale, ma che sarà a tutti gli effetti un importante arteria di collegamento), sarà un’arteria di grande traffico, perché verrà usata da chi arriva da Torino in direzione Montanaro e Basso Canavese e vice versa e porterà nel Parco inquinamento, rumore e pericolo.

All’ingresso di via Foglizzo, verrà costruita una grande rotonda e per chi arriva a piedi o in bicicletta, sarà più pericoloso entrare nel Parco. In via Berruti, dove passano gli studenti che si recano agli istituti scolastici di via Paleologi, inevitabilmente aumenterà il traffico. La realizzazione del Pec, nella sua ultima versione approvata dal Consiglio comunale, prevede la costruzione di palazzi di sette piani che, in totale, potranno ospitare 550 abitanti.

La strada che sarà costruita per collegare questo nuovo insediamento alla viabilità urbana, taglierà in due via Settimo ed eliminerà gli orti esistenti e taglierà in due anche il grande campo coltivato lungo via Settimo; se nel campo si lascerà poi costruire, allora ci sarà altro cemento al posto del verde. Infine, in via Berruti, dove si trova il terreno della cascina ex Mauriziano, saranno costruiti altri tre palazzi: ancora cemento al posto del verde.

Oltre alla critica, le forze che si oppongono al progetto ribadiscono la loro proposta per una soluzione alternativa e meno impattante e cioè quella di realizzare solamente il primo tratto di strada, dalla rotonda di Stradale Torino a via Settimo, senza proseguire fino all’ingresso del Parco in via Foglizzo. In questo modo, la strada resterebbe una semplice viabilità di quartiere.

Annarita Scalvenzo.
Segnalazione da: localport

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