
SCORIE NUCLEARI: "LE RASSICURAZIONI DI SCAJOLA A BRESSO
SONO LA SOLITA ARIA FRITTA..."
“Le recenti rassicurazioni – dice Alberto Deambrogio, consigliere regionale PRC-SE – fornite dal ministro Scajola alla presidente Bresso in merito all’allontanamento delle scorie nucleari presenti a Saluggia sono del tutto fuorvianti”.“Nella lettera che il ministro ha spedito a Bresso – continua Deambrogio – si sostiene che nell’autorizzazione finale relativa al progetto ‘Cemex’ verrà inserita un’apposita disposizione alla Sogin per provvedere al definitivo conferimento dei rifiuti radioattivi presenti nel sito di Saluggia non appena disponibile il deposito nazionale”.
“Questa posizione del ministro non tiene, dunque, in nessuna considerazione la delibera della Giunta Regionale n. 19–2351 del 13 marzo 2006 (“Parere regionale ex art. 6 della L. 349/86 espresso ai sensi dell'art 18 della L.R. 40/1998 e valutazione d'incidenza ai sensi del DPR 357/97 e s.m.i, relative all' "Impianto Cemex" ubicato nel sito Eurex in Comune di Saluggia, Provincia di Vercelli presentato dalla Società Sogin spa – Roma”). Delibera che conteneva una prescrizione “irrinunciabile” che il Governo ha dimenticato di inserire nel decreto: “il vincolo dell’efficacia del titolo abilitativo per l’esercizio dell’impianto Cemex e del suo sistema di immagazzinamento temporaneo alla conclusione formale della procedura di individuazione dei siti e dei sistemi di gestione centralizzata a livello nazionale”.
“Siamo quindi al fatto assai spiacevole che se la Giunta e la Presidente della Regione Piemonte chiedono ‘dove vai’ al ministro Scajola, egli non trova di meglio da dire che ‘porto pesce’”.
“Davvero – continua ancora Deambrogio – non condivido l’enfasi positiva con cui l’atto del Ministro è stato salutato. Per la legge vigente il deposito nazionale doveva essere individuato entro il 31 dicembre 2008 e a oggi nulla è accaduto. Non credo sia tecnicamente e soprattutto politicamente accettabile l’atteggiamento espresso dal Governo nazionale. Alla presidente Bresso e all’assessore De Ruggiero chiedo di non avallare la pericolosa strategia di Scajola, cercando tempestivamente di far emergere i suoi aspetti di indefinita dilazione temporale su nodi cruciali e ribadendo la propria ferma volontà di non sottostare a una servitù nucleare che si protrae ormai da troppi anni.
Che i rifiuti radioattivi presenti nel sito di Saluggia debbano essere conferiti al deposito nazionale è affermazione che Sogin e il Governo ripetono da anni, ma intanto i rifiuti continuano a rimanere a Saluggia, dove Sogin sta per costruire nuovi depositi, e nessuno finora è stato in grado di fissare la data del loro allontanamento. E questo vale, oltre che per Saluggia, anche per Trino e Bosco Marengo, siti nucleari che Sogin progetta di trasformare in “depositi di se stessi”.
Anzichè inviare lettere interlocutorie in cui ripete le solite ovvietà – conclude Deambrogio –, Scajola faccia quello un ministro dovrebbe fare: renda operativa la prescrizione richiesta dalla Regione e si dia da fare per fissare al più presto la data in cui i rifiuti andranno via”.
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