Tav... "useremo la forza contro i blocchi"...


Marco Ponti professore al Politecnico di Milano, uno dei maggiori esperti di economia dei trasporti in Europa e consulente della Banca Mondiale, scriveva tre anni fa:
"Si è partiti promettendo che il progetto si sarebbe ripagato al 60%. Poi si è scesi al 40% e infine è stato stabilito che bastava il 40% dei costi, esclusi quelli per i 'nodi' in prossimità delle città, molto dispendiosi. Secondo le mie simulazioni si arriverebbe al 20%; altri stimano il 23%. Il sistema è destinato al default: pagherà lo Stato. Molti di questi lavori verranno inaugurati, ma poi non ci saranno i soldi per proseguirli e saranno ri-inaugurati a ogni tornata elettorale. La Torino-Lione è un monumento alla dissipazione: costerà almeno 13 miliardi (fu ottimista, ndr), come 3 o 4 ponti sullo Stretto. Per sviluppare l'innovazione si deve puntare sulle tecnologie, non sul cemento. Quanto all'occupazione, oggi le grandi opere hanno un moltiplicatore modesto: non si mobilitano più, come nell'Ottocento, i braccianti. È poi evidente che il nostro è un territorio con un grande valore turistico per il futuro. Quindi ci sono modi più redditizi per spendere. A meno che qualcuno non si riprometta, per se stesso, grandi affari sulle grandi opere".

Brano dell'ultima lettera di Grillo a proposito della dichiarazione sulla TAV in Val Susa rilasciate da Berlusconi: “Useremo la forza contro i blocchi, non c’è comunità o minoranza che possa pretendere di fermare un cantiere…”. Berlusconi si riferiva alla TAV in Val Susa

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