Ai 1.200 dipendenti della famosa carrozzeria Bertone di Torino e' stato concesso un anno di cassaintegrazione. Ma fino a quando lo Stato e l'Inps possono garantire il ricorso agli ammortizzatori sociali per le aziende piemontesi? Aziende che sono entrate in crisi e magari hanno trasferito la produzione in paesi dove la mano d'opera costa poco e le agevolazioni fiscali sono concrete. La globalizzazione ha mandato in tilt quel sistema produttivo con il costo alto della mano d'opera e i vincoli burocratici/fiscali/sindacali troppo pesanti da sopportare.
Ma se la mano d'opera e' cosi' cara perche' gli stipendi netti sono bassi? Perche' la tassazione diretta e indiretta porta via buona parte della busta paga. Esiste una soluzione? Forse e' giunto il momento di alleggerire la pressione fiscale sugli stipendi (e pensioni) per mettere le aziende nelle condizioni di essere piu' competitive. L'assistenzialismo non produce ricchezza e non porta da nessuna parte. Alle persone bisogna dare un lavoro stimolando e agevolando le piccole e medie imprese che sono il motore dell'economia piemontese.
Se la situazione non cambia la crisi si allerghera' anche ai settori del commercio e dei servizi perche' i pochi soldi verranno usati solo per le spese essenziali a prezzi contenuti.
Ma i politici non vedono queste cose?
Marbert.
Nessun commento:
Posta un commento