È URGENTE INTERVENIRE NEI CONFRONTI DEL PARLAMENTO E DEL GOVERNO PER CHIEDERE CHE SIA IMMEDIATAMENTE ABROGATA LA NORMA CHE NON OBBLIGA PIÚ I DATORI DI LAVORO PUBBLICI E PRIVATI A PRESENTARE
"LA CERTIFICAZIONE" di REGOLARITA', AI SENSI DELLA LEGGE 68/1999, PER PARTECIPARE A BANDI DI APPALTI PUBBLICI O PER OTTENERE CONVENZIONI O CONCESSIONI CON ENTI PUBBLICI.
Il comma 5, dell'articolo 40 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" (Pubblicato in Supplemento ordinario n. 152 alla Gazzetta ufficiale 25 giugno 2008 n. 147) dispone che "Al comma 1 dell'articolo 17 della legge 68/1999 sono soppresse le parole "nonché apposita certificazione rilasciata dagli uffici competenti dalla quale risulti l'ottemperanza alle norme della presente legge".
In base a tale disposizione è sufficiente l'autocertificazione del datore di lavoro. Inoltre, in base al comma 4 dello stesso decreto legge, il datore di lavoro non è neppure più tenuto a inviare annualmente il prospetto dal quale risultino il numero complessivo dei lavoratori dipendenti, il numero e i nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva per gli invalidi e le altre categorie
protette" e i posti di lavoro e le mansioni ancora disponibili per i lavoratori disabili se "rispetto all'ultimo progetto inviato non avvengono cambiamenti nella situazione occupazionale tali da modificare l'obbligo o da incidere sul computo della quota di riserva". Anche se i prospetti sono pubblici, quali strumenti ha il singolo cittadino per tutelarsi? Qual è l'ente obbligato a controllare la veridicità delle autocertificazioni dei datori di lavoro?
IL DECRETO LEGGE DOVRÀ ESSERE RICONFERMATO ENTRO 60 GIORNI DALLA SUA ENTRATA IN VIGORE. E' URGENTE INTERVENIRE AL PIÙ PRESTO.
Vi invio questo accorato ed urgente appello nella speranza che lo facciate vostro ed interveniate tempestivamente a far sentire il vostro dissenso nei confronti di una norma che penalizza sempre più il diritto al lavoro delle persone con handicap e con capacità lavorativa. Il testo dell'appello è stato predisposto a seguito di numerosi confronti con esperti del settore (consulenti del lavoro, responsabili degli assessorati al lavoro della Regione e servizi provinciali per l'inserimento lavorativo). Se, come speriamo, condividete le richieste contenute nell'appello, questo va inviato al più presto al Parlamento e al Governo, ai consiglieri e assessori regionali e provinciali al lavoro, a tutte le organizzazioni con cui siete in contatto ed inserito nei vostri siti. Lavoriamo tutti insieme perchè sia garantito il diritto al lavoro per tutti coloro che, nonostante l'handicap, hanno voglia e capacità lavorative.
Maria Chiara Giglioli Presidente A.I.A.S. Torino
Emanuela Buffa Coordinatrice del G.G.L.. (Gruppo Genitori per il diritto al Lavoro delle persone con handicap intellettivo) e vicepresidente Ulces (Unione Lotta Contro l'Emarginazione Sociale), associazioni che fanno parte del C.S.A. (Coordinamento sanità e Assistenza tra i movimenti di base),
Renato Dutto, presidente U.IL.D.M. (Unione lotta alla distrofia muscolare) sezione Paolo Otelli di Chivasso.
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