Caro Marino, condivido il tuo giudizio sulla nostra classe politica nel Post da te inserito su questo Blog qualche giorno fa (intitolato "Alla frutta..."). Quella che dici è la verità. Un partito di sinistra serio oggi in Italia dovrebbe creare un «Movimento di liberazione dalla casta», quella della destra attuale, che è la peggiore, e quella parte sempre più ampia della sinistra che la copia. Dovrebbe farlo immediatamente, prima che sia troppo tardi. L'Italia è in declino, «alla deriva», e non solo sotto l'aspetto economico. Ma una classe politica i cui membri sono impegnati attivamente, dalla mattina alla sera, soprattutto nella coltivazione del proprio interesse personale o di cordata è inevitabilmente incapace di elaborare una «visione» complessiva dei problemi drammatici da cui l'intero pianeta è investito e di elaborare grandi progetti a lunga scadenza per arrestare il declino del paese. Che cosa possiamo aspettarci da un Fluttero che si occupa di avere in affitto il Movidestra e di favorire la vendita dei terreni per l'ampliamento della discarica ? Ma quello che dici è solo un parte della verità. Non c'è solo la casta dei politici. Ci sono tante caste, ma soprattutto c'è la casta dei detentori del potere economico. Sarà una banalità, ma in una società capitalista la classe dominante è quella dei capitalisti. Non saprei dire quale rapporto ci sia tra le due caste. Forse alcuni politici non sono che i rappresentanti in parlamento del grande capitale e della grande finanza. Forse l'élite politica e quella economica fanno affari insieme. Forse gli stessi imprenditori entrano in politica per tutelarvi i propri interessi. Vedi Berlusconi. Me vedi anche i tanti imprenditori eletti in parlamento. Pochi giorni fa su La Repubblica Tito Boeri ha rilevato che oggi un parlamentare su quattro proviene dalle imprese (il rapporto era uno su dieci nel 1948). Questi imprenditori stanno in parlamento ma non abbandonano il mondo dell'impresa. Tengono i piedi in due scarpe: che atteggiamento volete che tengano se il governo, qualsiasi governo, prova ad emanare misure che toccano la loro attività imprenditoriale? Uno su dieci è un medico: se ha rapporti con la sanità privata, come si comporrebbe di fronte ad eventuali misure tese a contenerne la continua espansione della sanità privata a danno di quella pubblica? Siamo di fonte ad conflitto di interessi «di massa». Ma questa seconda parte di verità - l'influenza del potere economico - la sinistra la conosce bene. Conosce la lezione sempre attuale del marxismo. Ma sembra non volersi accorgere della prima. Sembra non volere affrontare il problema della criminalità di massa della classe politica, o anche solo della «questione morale». Ne lascia il monopolio a Di Pietro, Grillo, Travaglio, ecc. E poi li disprezza perché a sua giudizio affrontano la questione in modo sbagliato. Bene, allora perché non prova essa stessa, la sinistra, ad affrontarla nel modo giusto? Pier. |
1 commento:
Sono totalmente d'accordo con te, e penso che lo siamo in moltissimi.Manca pero' un punto di aggregazione, e modalità di aggregazione. Come facciamo a farci sentire?
Chi se ne intende di aggregazione sociale si faccia vivo. Ma in fretta.
Gino
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