Incidenti a catena alle centrali atomiche francesi....






Due settimane dopo la fuga di liquido contenente uranio, la centrale nucleare di Tricastin, circa 200 chilometri dall'Italia, crea allarme e paura: ieri un centinaio dipendenti sono stati "leggermente contaminati" dalla fuoriuscita di radio-elementi da una tubatura durante un'operazione di manutenzione. L'Agenzia per la sicurezza nucleare (Asn) ha per il momento classificato l'incidente al livello 'zero' della scala Ines (International Nuclear Event Scale), che arriva fino al livello '7' ma soltanto in via provvisoria e in attesa di accertamenti."Quanti altri avvenimenti come quelli di Tricastin dovranno esserci prima di capire che la sicurezza nucleare è un mito?", si chiede la leader dei Verdi. "Anche la convenienza economica del nucleare è una pia illusione. Senza cospicui incentivi statali nessuno avrebbe interesse nell'atomo. E' molto meglio puntare sulle energie rinnovabili che, però, come dimostra il calo di un punto percentuale vengono colpevolmente trascurate dal centro destra".


L'incidente è il secondo che si è verificato a Tricastin nelle ultime due settimane. Nella notte tra il 7 e l'8 luglio durante alcune operazioni di pulitura trenta metri cubi di una soluzione contenente 12 grammi d'uranio per litro si sono riversati in due fiumi dallo stabilimento Socrati-Areva Nc. Venerdì scorso, poi, quindici operai dell'impianto nucleare di Saint Alban, dell'Edf, nella regione dell'Isere (sud della Francia), sono stati contaminati dalla fuoriuscita di liquido radioattivo. Edf Tricastin, che conta 1200 dipendenti e 550 lavoratori esterni, è una delle aziende del sito nucleare di Tricastin, posto a cavallo dei dipartimenti di Vaucluse e della Drôme, e che riunisce sui suoi 600 ettari la più grande concentrazione di strutture dell'industria nucleare della Francia.


Segnalazione da: http://www.verdi.it/



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