C’E’ UN CAPANNONE NEL BOSCO…

Da anni si parla della strada del Parco Mauriziano. E ci si domanda: a che serve? Fluttero ha sempre risposto: a diminuire il traffico all’incrocio tra Stradale Torino e la strada per Montanaro. Gli è stato replicato: l’Amministrazione dell’ingegner Lacelli aveva progettato, e inserito nel preliminare di piano regolatore del 1997, una “tangenziale Nord” molto ma molto più esterna rispetto alla strada del Parco. Una tangenziale che a Chivasso manca ancora. Fluttero vince le elezioni nello stesso anno e straccia quel piano regolatore. Nel 2001 ne fa approvare un altro, dal quale la “tangenziale Nord” è scomparsa. Perché?
C’era, e forse c’è ancora, una seconda soluzione per alleviare il traffico di quell’incrocio. Guardiamo il progetto delle Ferrovie, che verrà presto esaminato nella conferenza dei servizi: la strada del Mauriziano corre a Sud della linea Torino-Milano, pochi metri sotto la ferrovia. Pochi metri sopra, a Nord della Ferrovia, correrà parallela ai binari la nuova strada della Rivoira, quella che le Ferrovie, chiuso il passaggio a livello della Rivoira medesima, costruiranno per collegare lo stabilimento alla strada per Montanaro.
Tra le due strade, quella del Mauriziano e quella della Rivoira, ci sono solo 500 metri. Se si vuole veramente salvare il Parco basta costruire 500 metri di strada per collegarle: 500 metri che dalla rotonda di Stradale Torino salgano più o meno in verticale verso Nord. Certo occorre un cavalcavia per superare i binari. Ma in base al loro progetto, le Ferrovie costruiranno, tra via Roma e Castelrosso, ben sette "opere" tra cavalcaferrovie, sottovie, sottopassi, passerelle. Utili o meno, costeranno moltissimo (e per il solo peduncolo pare 20 milioni di euro). Dunque le Ferrovie non ci vengano raccontare che per Chivasso mancano i soldi. Ma se i fondi ci sono, perché non costruire un cavalcaferrovia nella zona tra Rivoira e Mauriziano? Perché Fluttero, che nel 2002 ha firmato la convenzione con le Ferrovie, non ha preso in considerazione nemmeno questa seconda soluzione? Anche questa volta era distratto?
C’è qualcosa di strano in questa ostinazione a scartare tutte le altre soluzioni e a puntare solo sul Parco Mauriziano. Qual è la ragione? A chi serve quella strada?
Possiamo fare almeno tre ipotesi, che non si escludono a vicenda:
1. serve a dare un doppio accesso alle future case del PEC Mauriziano, valorizzandole;
2. serve a dare un doppio accesso al grande capannone bianco ai confini del Parco, ora servito solo da un breve sterrato, valorizzandolo;
3. serve a dare un doppio accesso all’area DAC, valorizzandola. L’area DAC significa futuri capannoni, e si trova nell’ultimo grande prato rimasto nella zona, quello che trovate uscendo da Chivasso sulla destra subito prima della rotonda.
Ma per dare un accesso all’area DAC, al grande capannone, e al PEC Mauriziano, è sufficiente la prima metà della strada, quello che parte dalla rotonda di Stradale Torino. Perché voler fare a tutti i costi anche l’altro pezzo, quello che passando rovinosamente lungo il Parco arriva fino a via Foglizzo? A chi serve quel pezzo di strada, senatore Fluttero e sindaco Matola?

Piero MEAGLIA.

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