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TRE DOMANDE SUL CASO CANONICO

Ne abbiamo già parlato lunedì 12 febbraio. Alfio Canonico vive a Castagneto, in Strada del Vaj, ai bordi della Riserva Naturale Bosco del Vaj. Ha 76 anni e ha perso l'uso delle gambe. In casa si muove con una carrozzina a motore elettrico. Ma non può nemmeno uscire per una passeggiata, perché la Strada del Vaj non è percorribile da una carrozzina. E' uno sterrato coperto di ghiaia con tante buche profonde. I canali di scolo dell'acqua, che attraversano la strada, non sono superabili dalle ruote della carrozzina. La ghiaia schizza nei meccanismi della carrozzina e li blocca. Il signor Canonico è costretto a rimanere chiuso in casa.

Dal 1995 Canonico chiede che il Comune asfalti poche centinaia di metri, che gli permetterebbero di uscire di casa, agevolerebbero il passaggio delle ambulanze che vanno a prenderlo, e servirebbero anche le altre famiglie che vivono in zona.

Dunque la questione si trascina da dodici anni. Finalmente, grazie all'iniziativa del Centro Informativo Disabilità della Provincia, e alla disponibilità del Signor Braghin, presidente del Ciss, è stato organizzato a Torino un incontro al quale sono stati invitati i soggetti interessati: Sindaco, Egap, cioè l'ente regionale del parco, Provincia, Ciss, ecc.

Purtroppo anche da questa riunione è venuta una risposta negativa, almeno per il momento. E' stato ribadito che la strada non si può fare. Sono state addotte almeno tre ragioni, nessuna delle quali pare convincente.

1. Secondo l'Egap l'asfaltatura è proibita dalla legge regionale che ha istituito la riserva (n. 29 del 2 giugno 1978), perché l'art. 7 vieta di "costruire nuove strade e ampliare quelle esistenti". La risposta è impropria. Canonico non chiede né ampliamenti né nuove strade, ma solo che venga sistemata la strada già esistente. La legge in questione è pubblicata nell'Archivio del sito della Regione Piemonte: sbaglierò, ma non ho trovato nulla che proibisca l'asfaltatura.

2. E' stato detto a Canonico che la strada non è "comunale" ma "vicinale". Pertanto, anche se fosse lecito asfaltarla, la spesa non toccherebbe al Comune, ma a lui e agli altri residenti. Però nelle lettere che dal 1995 in poi l'Egap e la Regione Piemonte hanno inviato al Sindaco di Castagneto, per sollecitarlo a provvedere alla "sistemazione urgente" della strada, si parla sempre di "Strada comunale del Vaj". E il Sindaco non ha mai sollevato alcuna obiezione, mostrando di considerarla anch'egli "comunale". Il 25 settembre 2006, infatti, scrive a Canonico per comunicargli che, una volta ottenuto il parere favorevole dell'Egap, "verrà stanziata in bilancio la disponibilità finanziaria per attuare l'intervento". Dunque a settembre 2006 la strada era comunale, ed ora è diventata vicinale? Egap e Comune o si sbagliano adesso, oppure si sbagliavano prima.

3. Viene obiettato a Canonico che l'asfaltatura creerebbe dei problemi nel periodo invernale, poiché la strada è totalmente in ombra. Qui c'è un equivoco. La parte di strada del Vaj che resta in ombra d'inverno è ovviamente il lato Nord. Ma il Signor Canonico chiede l'asfaltatura del lato Sud, che è completamente esposto al sole e non gela in inverno. La zona è ancora indicata come "strada dei Solìti" e Borgata Solìti, cioè "assolata", "esposta al sole". Un tempo era molto coltivata, e non occorrevano serre per proteggere le coltivazioni. Niente gelo, dunque.

Il Signor Canonico otterrà risposte convincenti a queste domande?


1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma sto Meaglia...non c'ha un cazzo da fare tutto il giorno??? Che lavoro fai? Chi sei? Chi rappresenti? Cosa porti avanti (o dietro?)? Ma perchè non lanciamo una petizione per ESPORTARE STO' MEAGLIA DA N'ALTRA PARTE??? C'HAI SCASSATO CON STE' ELUCUBRAZIONI, MA CAMBIA CITTA', VAI A PARMA O A BOLOGNA O A CAPALBIO...