In
relazione all’articolo pubblicati su “Chivasso News” relativo al
cosiddetto progetto “Waste End” corre l’obbligo di chiarire che tale
articolo non è stato condiviso né sottoscritto dalla nostra forza
politica, i Progressisti, costituita da Lista Civica Chivasso Futura e
dal Partito della Rifondazione Comunista.
Cogliamo
quindi l’occasione per esprimere la nostra posizione sul punto,
chiarendo che quanto SMC ha proposto contiene alcuni aspetti
estremamente problematici, che se non saranno risolti mettono in dubbio,
almeno per quanto ci riguarda, l’intero progetto.
Il primo
dubbio è relativo alla richiesta di ampliamento della volumetria della
discarica dichiarato in un milione di metri cubi. Tale richiesta non è
giustificata dalle necessità degli impianti che si vogliono costruire in
un territorio che ha già ricevuto quattro milioni e trecentomila metri
cubi, con un aumento del 25% rispetto al previsto. Definire questo
aumento un operazione di sistemazione degli avvallamenti tra una vasca e
l’altra vuol dire sviare dalla realtà le considerazioni sull’aumento di
volumetria, considerata la quantità di rifiuti che verrebbero allocati.
Facciamo
inoltre fatica a comprendere come un progetto che viene presentato come
una struttura all’avanguardia e che punta alle migliori tecnologie sia
impossibile senza una discarica, impianto definito qualche giorno fa,
nel corso di un convegno sul tema dei rifiuti svoltosi a Torino per
conto dell’AtoR, “un sistema antiquato dal quale non riusciamo ad uscire”, dal proprietario di SMC, il Dott. Pietro Colucci.
Delle
due l’una: o la discarica può essere discussa, visto che è un sistema
antiquato e il progetto si pone invece come all’avanguardia, o la
discarica, che prevede una richiesta di conferimento superiore alle
necessità degli impianti è il cuore del progetto A discapito delle
pretese di innovazione e di avanguardia. In ogni caso la nostra
posizione è di ferma contrarietà ad un utilizzo ed ampliamento
volumetrico della discarica esistente.
Il
secondo punto da chiarire è relativo alla provenienza deli materiali.
Tra le linee guida della commissione Europea relative al trattamento del
rifiuto, assieme alle quattro R (riuso, recupero, riciclo, riduzione)
esiste anche quella della territorialità nel trattamento dei rifiuti. La
Territorialità è estremamente importante sia per far assumere ai
produttori la responsabilità e i costi del trattamento del rifiuto, sia
per evitare che nel trasporto si inseriscano e trovino spazi le
organizzazioni criminali, come spesso, anche a Chivasso, è successo.
Ora la
mancanza di progetti veri e reali impedisce di capire da dove e quale
sarebbe il bacino coinvolto nell’impiantistica e nella discarica. Fino a
quando non saranno presentati i progetti qualsiasi discussione è
impossibile o sarebbe ideologica. Lo sarebbe il no, detto solo come
riflesso condizionato, ma anche e soprattutto il si. Un si a prescindere
che lascia spazio a qualsiasi speculazione, a qualsiasi illazione.
E’
quindi necessario che SMC fornisca i progetti degli impianti, con
indicati i quantitativi di materiale previsti, al fine di comprendere
come e da dove provengono i flussi di materiale. E’ chiaro che
l’operazione deve essere fatta nel rispetto della direttiva europea di
prossimità, che è, per quanto ci riguarda, uno dei principi
fondamentali sul quale appoggiare qualsiasi intervento.La presentazione
dei progetti è necessaria anche per poter effettuare una valutazione di
impatto ambientale, indispensabile per comprendere l’impatto
dell’operazione sul nostro territorio. Ricordiamo che il programma
elettorale che la maggioranza ha sottoscritto l’impegno a non
autorizzare impianti ad impatto ambientale negativo, e che questo non
può essere determinato senza uno studio serio ed approfondito su più
livelli dell’impiantistica. Fino a quando questo studio non sarà
effettuato, da tecnici di fiducia di tutti e senza costi per
l’amministrazione o per altri soggetti coinvolti, nessun assenso
all’operazione può esistere, almeno da parte nostra.
Per
concludere auspichiamo che sia possibile, nel rispetto delle opinioni e
delle posizioni di tutti, un confronto serio e trasparente, su un
progetto che va ben oltre questa amministrazione e riguarda il futuro
della nostra città. Per quanto ci riguarda noi, come Progressisti, forza
di maggioranza di questa amministrazione, vogliamo continuare a
rispettare il programma presentato agli elettori, sul quale abbiamo
ricevuto il consenso ed il mandato a governare questa città.
Per i Progressisti:
Maria Paola Cena – Chivasso Futura
Massimo Zesi –Partito della Rifondazione Comunista.
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