Lettera aperta al Sindaco di Roma Marino...

Egregio Sig. Sindaco Marino,
sono Massimo Zesi, segretario del Circolo di Rifondazione Comunista A. Gramsci di Chivasso e le scrivo in relazione  alla vicenda che vede una parte dei rifiuti prodotto nella città da lei amministrata destinati ad essere smaltiti nella discarica di Chivasso.
In particolare sono rimasto stupito e molto contrariato per alcune dichiarazioni, sia sue che del Presidente della Regione Lazio, il Sig. Zingaretti, relative alla soddisfazione che i Chivassesi dovrebbero avere per ricevere questi rifiuti, visto che guadagneranno molti soldi, e che (cito testualmente da dichiarazioni di stampa) “a Chivasso stanno stappando lo spumante”
Le giuro che non è vero. A parte che gli unici a guadagnare da questo traffico saranno i gestori  della discarica che non sono chivassesi (questi si che potrebbero stappare lo spumante), i cittadini di Chivasso in questa vicenda sono vittime
Vittime di un sistema che li punisce per un motivo semplice, aver rispettato la legge. Se le nostre amministrazioni non l’avessero fatto,  se tutti i nostri cittadini non facessero la differenziata in rispetto alle norme vigenti, provinciali, regionali nazionali ed europee, la nostra discarica sarebbe da molto tempo esaurita, e Lei non potrebbe mandarci nulla.
Certo che se anche Lei e i suoi predecessori avessero rispettato le stesse norme, probabilmente non avrebbe nulla da mandarci, ma visto come sono le cose, la nostra onestà è punita mentre chi, come Lei, non ha applicato le leggi può permettersi di dileggiarci.
Da quello che ho potuto appurare La vicenda è eseguita nel rispetto delle norme, cosa che cercheremo di approfondire, ma anche se così fosse, vuole semplicemente dire che le norme sono sbagliate.
Non è possibile che chi rispetta la legge sia punito e che chi la infrange possa continuare a farlo allegramente.
Non è possibile che sia possibile scaricare su altri la propria responsabilità di amministratori e di cittadini. Noi la differenziata la facciamo da anni, tutti i giorni, nelle nostre case. Non vogliamo che siano altri a subire le conseguenze delle nostre manchevolezze.
Non è possibile che un territorio non sia in grado di risolvere al proprio interno questo problema, di cui è responsabile.
Certo so che è in buona compagnia, tra le grandi città di questa nostra repubblica, ma siete la culla del Diritto, ricordatevelo.
Distinti saluti.

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