E’ trascorso più di
un anno dalla prima segnalazione circa la forte ed anomale presenza di
radionuclidi dovuti a fissione nucleare (quali l’AMERICIO 241 e il CESIO
137 e altri ad altissima pericolosità per l’ambiente e per la salute
dell’uomo) nella vasca WP 719 (Waste Ponds) a cielo aperto dell’ex
Impianto EUREX di Saluggia.
Per tale impianto,
come è noto, da anni si parla di disattivazione e smantellamento,
da parte di SOGIN S.p.a, e fra le prime attività da sviluppare per tali processi
è prevista la solidificazione di migliaia di metri cubi di materiale liquido ad
ALTA ATTIVITA’ (contenente sempre Americio 241, Cesio 137 oltre ad altri
radionuclidi di decadimento quali Putonio , stronzio, cobalto,
ecc) la cui accidentale fuoriuscita in falda o sulle acque del
vicino Fiume Dora inciderebbe sicuramente sulle principali matrici
ambientali dell’intera Pianura Padana, e quindi sulla saluta
dell’uomo…… creando danni nello stesso Mare Adriatico! (così come dichiarato dal
Fisico premio Nobel Prof. Carlo Rubbia) ; migliaia
di metri cubi di liquido altamente radioattivo che costituisce, di fatto,
l’unico risultato scientifico e tecnico, ad alta pericolosità ambientale
e sociale, della “ricerca italiana in campo nucleare” sviluppata e
condotta presso tale impianto negli anni 60 e 70 .
Sono passati più di
sei anni da quando su segnalazione di nostri esperti aderenti al Movimento
Valledora, venne alla luce “la fuoriuscita di liquido radioattivo dalla piscina
di stoccaggio elementi di combustibile dell’ex Impianto EUREX “; all’inizio la
segnalazione fu inascoltata ( persino dalla Commissione Nucleare del Comune di
Saluggia) poi, grazie ad un articolo apparso sul quotidiano “IL
MANIFESTO” - nel quale veniva dato ampio spazio a quanto già
segnalato in più occasioni dal nostro Movimento Valledora ( Convegni, riunioni
di Commissione, ecc.) circa tale “fuoriuscita” – la questione uscì allo
“scoperto” e diventò pubblica tanto che il “caso” divenne “emergenza certa e
riconosciuta a livello nazionale” da meritare, fra l’altro, un’ intera serata
informativa sulla trasmissione nazionale “REPORT’”. Ricordiamo che solo
l’articolo del quotidiano IL MANIFESTO riuscì a sensibilizzare chi
di dovere ad intervenire ; anche questo esempio la
dice lunga su come nella nostra Nazione si affrontano “seriamente” e
“consapevolmente” e soprattutto con “alto senso civico” le
emergenze nucleari……..per gli altri tipi di emergenze si rimanda agli
innumerevoli casi occorsi nel nostro paese (specie negli ultimi 20 anni!).
La presenza del
materiale altamente radioattivo nella WP719 (in un luogo nel quale non è
assolutamente prevista la sua presenza ) la dice lunga su come le operazioni di
svuotamento e riparazione della piscina di stoccaggio dell’ex- Impianto
Eurex sia stata eseguita, di quanta attenzione è stata ed è
prestata nel corso dei lavori per la costruzione del deposito D2 alla
presenza (a pochi metri) di una vasca WP719
diventata, DI FATTO, un deposito di materiale liquido ad ALTA ATTIVITA’
radiometrica a CIELO APERTO fessurato e dal quale fuoriesce liquido
altamente radioattivo che si disperde nel terreno, forse in falda, forse fino
all’Acquedotto del Monferrato, forse già in Dora…….di come la SOGIN S.p.a e i
vari Organi di Controllo gestiscono i processi / controlli (e non hanno ancora
iniziato a cementificare gli altri liquidi ad alta attività) , di come vengono
garantiti i controlli (di tutti i tipi, inclusi ovviamente quelli RADIOMETRICI,
alle varie operazioni in corso presso quell’incredibile
deposito radioattivo a cielo aperto che è oggi l’ex Impianto Eurex)
Nonostante la
situazione non sia leggera e richieda a nostro avviso la massima attenzione e
soprattutto azioni immediate e costanti di verifica, di contenimento e di messa
in sicurezza della vasca WP719, il Sindaco di Saluggia trova il coraggio di
“zittire” coloro che denunciano il caso WP719 (alla Procura, ai giornali,
ecc.) al fine di consentire, con la loro denuncia,
l’immediato intervento di chi può e deve intervenire.E’
come se la casa bruciasse e l’Amministratore intimasse
ad una parte dei condomini di non gridare “allarme”, “al fuoco” , perché
devono stare zitti e bravi salvaguardando il buon nome del
palazzo!
Se non avessimo
letto certe posizioni assunte dal Sindaco di Saluggia (e forse anche dalla sua
Giunta, i suoi consulenti nucleari, i suoi Assessori
e chissà chi altro..) ci sarebbe da pensare ad un brutto sogno..….l’esistenza di
un mondo parallelo dove ciò che è bene è male e viceversa! Le affermazioni fatte
dal Sindaco in merito a quanto dichiarato da un allarmato
Consigliere comunale (Paola Olivero, capo Gruppo di opposizione) e
la sua dichiarata e formale volontà di non farlo partecipare alle riunioni
previste fra Comune e Sogin S.p.a per discutere sul problema WP719, è purtroppo
un chiaro esempio di totale mancanza di democrazia e volontà di
dialogo da parte dell' Amministrazione, nei confronti di una
opposizione (democraticamente eletta e delegata alla sua funzione da più di 700
Saluggesi) per tentare di risolvere democraticamente e nel miglior
modo possibile il grave e annoso problema, dimostrando ancora una volta come sia
sempre più evidente lo scollamento tra chi gestisce e controlla e i cittadini
che, purtroppo, sono costretti a subire passivamente le decisioni
prese, senza possibilità di un costruttivo confronto.
Si ritiene
auspicabile che prima che inizino le attività di cementificazione del liquido ad
ALTA ATTIVITA’ presente nei depositi ex-Eurex, le decisioni dei
soggetti (SOGIN, Organismi di Controllo, Sindaco di
Saluggia...) che finora hanno agito, e che hanno portato all'attuale situazione
di grave emergenza sopra esposta, siano sottoposte ad un
controllo popolare (oltre che Prefettizio) espresso attraverso Commissioni di
Verifica / Controllo popolari costituite (per le varie attività previste da
SOGIN in ambito Impianto ex-Eurex) dai Sindaci delle zone potenzialmente
soggette a contaminazione via liquida (tutti i Comuni del
Monferrato, Crescentino, Fontanetto Po, ecc… Saluggia è forse l’unico Comune che
potrebbe non avere gravi conseguenze dirette dallo sversamento in Dora o in
falda ….visto, ovviamente, che l’acqua non va in salita!) e via aeriforme (
emissioni radioattive durante il processo di cementificazione, ecc.).
Il Movimento
Valledora, al fine di evitare il ripetersi di incidenti del tipo WP719 e
precedenti, ritiene importante condividere e partecipare a
qualsiasi iniziativa, anche legale, finalizzata ad evitare che le
attività (presenti e future) connesse alla disattivazione e al
decomissioning dell’Impianto Ex-Eurex possano determinare ( in modo diretto o
indiretto) danno alla salute dell’uomo e all’ambiente.
Flavio Bruzzesi
per
MOVIMENTO VALLEDORA.
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