Anche dall’Europa arrivano segnali di incoraggiamento. Alcuni deputati europei invitano alla partecipazione alla manifestazione 'Difendi il tuo futuro', “al fine di dare una risposta ai bisogni reali delle persone che li vivono e una prospettiva sostenibile per il trasporto alpino”. I deputati denunciano anche la crescente evidenza di conflitti d'interesse intorno al progetto del tunnel e la militarizzazione persistente di tutta la Val di Susa''. La petizione è stata firmata da Jose Bove', vice-presidente della Commissione Agricoltura PE, Isabelle Durant, Vice Presidente del parlamento Europeo, Michael Cramer, capogruppo commissione trasporti Verdi europei, Eva Lichtenberger, MPE, Heide Ruhle, MPE, Raul Romeva, MPE, Bart Staes, vicepreseidnete commissione controllo di bilancio del PE e Karim Zeribi, commissione trasporti Europe Ecologie Les verts. ''L'opposizione alla nuova linea e il tunnel transfrontaliero e' rilevante e organizzata da anni in Italia, e piu' di recente in Francia, dove vi e' una crescente consapevolezza della necessita' di soprassedere al progetto del tunnel di base dopo la pubblicazione delle gravi obiezioni sollevate dalla Corte dei conti Francese - continua la nota -.A livello europeo, la nostra proposta e' semplicemente di togliere il tunnel della Valsusa dalla lista dei progetti che dovrebbero essere finanziati con fondi comunitari; e' per noi infatti chiara la mancanza di priorita' e l'insostenibilita' del progetto''.
Hanno aderito alla manifestazione contro la Tav anche Rivoluzione civile e Rifondazione comunista. Il movimento fondato da Antonio Ingroia "risponde alla chiamata nazionale dei NoTav che vogliono chiudere una volta per tutte la questione sull'Alta velocità in Val di Susa e opporsi alla realizzazione della contestata linea. I rivoluzionari civili sfileranno con le nostre bandiere, con l'auspicio che il movimento No Tav si slarghi sempre di più senza opposizioni e preclusioni nei confronti di nessuno, nè dei parlamentari di Movimento 5 Stelle e neppure degli esponenti del Pd, che hanno apertamente preso posizione". Per Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista “saremo nuovamente in Val di Susa, dalla parte della popolazione valsusina, per ribadire ancora una volta - dice – il 'no' che diciamo dall'inizio degli anni '90 a quest'opera inutile e dannosa per l'ambiente e il territorio, a quest'enorme e vergognoso spreco di denaro pubblico".
Fabio SEBASTIANI.
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