I candidati alle elezioni del 24-25 febbraio 2013
a sostegno delle richieste della Campagna Sbilanciamoci!
Le prossime elezioni
politiche del 24 e del 25 febbraio possono rappresentare un punto di svolta e
di discontinuità rispetto alle politiche neoliberiste di austerity che hanno
impoverito il paese e lo hanno fatto sprofondare nella recessione. Queste
politiche hanno accentuato le disuguaglianze, aumentato la disoccupazione,
indebolito il welfare, reso più precario il lavoro, messo in difficoltà le
imprese.
Non è “l'Europa che ce lo
chiede”. Non occorre “restituire fiducia ai mercati”: politiche economiche alternative
sono possibili. Da anni la campagna Sbilanciamoci! presenta il proprio rapporto
per “usare la spesa pubblica per i diritti, l'ambiente, la pace”. Il XIV
rapporto è stato presentato a fine novembre del 2012 e contiene 94 proposte
che, numeri alla mano, dimostrano come una differente legge di stabilità
permetterebbe di investire nel rilancio dell'economia, in un nuovo modello di
sviluppo ambientalmente sostenibile, per una redistribuzione della ricchezza e
una maggiore giustizia sociale.
·
Se tagliassimo i
crescenti contributi alla scuola privata, ci sarebbero le risorse per quella
pubblica.
·
Se abbandonassimo la follia
delle “grandi opere”, a partire dalla realizzazione dell'alta velocità in Val
Susa, ci sarebbero le risorse per le “piccole opere” di cui ha bisogno il
Paese, dalla mobilità sostenibile alla lotta contro il dissesto idrogeologico.
·
Se rinunciassimo all'acquisto
dei cacciabombardieri F35, ci sarebbero le risorse per il welfare e ne
avanzerebbero anche per ridurre il debito pubblico.
·
Una politica fiscale all’insegna
di una maggiore progressività, consentirebbe una redistribuzione più equa della
ricchezza. E via discorrendo.
Dall'ambiente alla sanità, dall'istruzione alle
politiche di accoglienza dei migranti, dal contrasto alla corruzione alla lotta
all'evasione e all'elusione fiscale, è in questa direzione che occorre
impostare le future scelte di politica economica.
Siamo immersi in una crisi finanziaria,
economica, sociale, ambientale, di democrazia. Per uscirne, il primo passo deve
però essere culturale. Bisogna capovolgere un paradigma – quello del
neoliberismo – costruendone un altro: quello di un'economia fondata sui beni
comuni, la sostenibilità ambientale e sociale, l'uguaglianza e i diritti.
Noi ci candidiamo – in diverse forze politiche
– per realizzare un “cambio di rotta”.
Condividiamo
le proposte della campagna Sbilanciamoci!
Ci
impegniamo a portarle avanti, se saremo eletti, nella nostra azione in Parlamento.
Ci impegniamo a costituire un gruppo di
lavoro e di confronto con le organizzazioni della campagna Sbilanciamoci! per
costruire insieme un diverso modello economico, sociale e ambientale.
Un'altra Italia è possibile. Un'Italia dalla parte
dell'ambiente e della pace, dei diritti e della cittadinanza, della scuola e
del welfare, della solidarietà e di un'economia diversa. Proviamo a costruirla
insieme!
Nessun commento:
Posta un commento