Treno di
scorie. Notte antinucleare ad Avigliana
Lo sai che
in Piemonte di notte passano treni pieni di scorie nucleari?
Una bomba tra
le nostre case
Il tam tam degli
antinuclearisti ha fatto
filtrare la notizia che nella notte tra domenica 13 e lunedì 14 gennaio
passerà per il Piemonte un treno pieno di scorie nucleari. Secondo altre fonti
la fuga di notizie potrebbe far slittare il passaggio forse già alla notte tra
martedì 15 e mercoledì 16 gennaio.
Domenica 13 ci sarà
un appuntamento di informazione e lotta alla stazione di Avigliana dalle 20 in
poi per una lunga notte antinucleare con musica, volantini, cibo
condiviso.
Se il trasporto verrà rimandato diamo sin da ora appuntamento a
martedì alle 20.
Restate comunque in
ascolto di Radio Blackout – 105.250 FM - per gli
aggiornamenti.
Questi “viaggi” sono
tenuti nascosti alla popolazione. Non ci dicono quando passano, da dove passano,
non ci informano sui rischi in caso di incidente. Temono che, se sapessimo, ci
ribelleremmo.
Il prossimo sarà il quarto trasporto di scorie dal deposito
“provvisorio” di Saluggia all’impianto di riprocessamento di La
Hague.
Nell’ultimo anno, pur avendolo appreso pochi giorni o persino poche
ore prima, gli attivisti contro il nucleare si sono dati da fare per far sapere
a tutti che una bomba atomica viaggiava a pochi passi dalle loro case.
La
prima volta, nel marzo 2011 alla stazione di Condove, la polizia picchiò e
arrestò due No Nuke
Nell’aprile dello scorso anno, qualche centinaio di
attivisti si sedette sui binari della stazione di Avigliana per rallentare il
treno. La polizia portò via uno ad uno gli antinuclearisti ma il muro del
silenzio venne abbattuto. I trasporti sono stati interrotti sino al luglio di
quest’anno, quando per far passare il Castor, arrivarono a sequestrare per ore
un treno pieno di antinuclearisti alla stazione di Bussoleno.
La Regione
Piemonte ha una legge che prescrive che venga fatto un piano di emergenza in
caso di incidente a uno di questi treni. Lo sapevi?
Tutti quelli che abitano
nel raggio di tre chilometri per lato dalla ferrovia dovrebbero fare le
esercitazioni nel caso uno di questi treni deragliasse o saltasse per
aria.
Probabilmente nessuno te lo ha detto. I responsabili delle ferrovie, il
sindaco, la prefettura, la questura tengono la bocca chiusa.
A Viareggio
l’incidente ad un treno di materiali chimici ha fatto morti e feriti. Immaginate
se toccasse ad un treno pieno di scorie altamente radioattive.
L’unica
misura consigliata dalle Prefetture a chi abita a 300 metri dalla linea
ferroviaria è chiudersi in casa.
Tutti noi sappiamo che non basta chiudersi
in casa per sfuggire alle conseguenze di un incidente nucleare.
L’85%
delle scorie radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia, Trino
vercellese e Bosco Marengo. Dopo venticinque anni dalla chiusura delle centrali
nucleari italiane la questione delle scorie non è stata risolta. E non lo sarà
mai, perché le scorie restano pericolosissime per la salute umana e per
l’ambiente per decine di migliaia di anni.
Lo scorso mese il governo ha
deciso di smantellare l'ex centrale di Trino vercellese: al suo posto faranno un
secondo deposito «provvisorio».
In nessun paese al mondo c’è un sito
definitivo per lo stoccaggio. Costi altissimi e l’opposizione delle popolazioni
coinvolte hanno fatto sì che le scorie rimanessero nei pressi delle centrali.
I trasporti che stanno facendo a nostra insaputa sono diretti in Francia.
Nell’impianto di La Hague, le scorie vengono “riprocessate” e poi rimandate in
Piemonte. Radioattive e pericolose come prima, perché a La Hague si limitano
estrarre il Mox, un combustibile per le centrali, e il plutonio. Il plutonio
serve ad una sola cosa: fare le bombe atomiche.
Il sito di Saluggia non è
sicuro: nell’ultima alluvione le falde sono state contaminate.
Se uno dei
treni diretti in Francia deragliasse, se qualcuno lo scegliesse come obiettivo e
lo facesse saltare, se ci fosse una scossa di terremoto – anche lieve – mentre
attraversa il basso Piemonte, da Vercelli, attraverso Asti, Alessandria, la
provincia di Torino e la Val Susa migliaia di persone rischierebbero la
vita.
Vale la pena? Vale la pena di arricchire affaristi senz’altro
scrupolo che il lucro? Siamo nella città della Thyssen, nella regione della
strage dell’Eternit: credete che ai padroni interessi la nostra salute?
Noi
pensiamo di no. E siamo decisi a metterci in mezzo. Per il futuro dei nostri
figli, per un mondo senza sfruttati né sfruttatori, per farla finita con la
devastazione del territorio, per essere liberi di decidere.
Tu cosa ne
pensi? Andrai a dormire sperando che il treno passi senza danni o lotterai
contro questi trasporti inutili e pericolosi?
Per info e contatti:
338 6594361http://anarresinfo.noblogs.org
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