Un
anno di iniziative per i 60 anni della Carta di Chivasso e
la nascita della Consulta dei Popoli del Piemonte
Il
19 dicembre del 1943, nel pieno della tragedia della seconda guerra
mondiale, a conclusione di un convegno clandestino che si tenne a
Chivasso, Emile Chanoux, Ernesto Page, Gustavo Malan, Giorgio
Peyronel, M.A. Rollier, Osvaldo Coisson, elaborarono una
“Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine”, che
sarebbe poi passata alla storia come “Carta di Chivasso”.
L’importante documento, che attestava come le idee di identità dei
popoli, autonomia, federalismo, fossero ben presenti sin da allora,
nonostante la Patria stesse attraversando una notte, lunga e buia,
molto buia. E tali idee e principi appaiono tuttoggi attuali,
nonostante siano passati quasi sessant’anni. Poiché proprio nel
2013, saranno trascorsi ben sei decenni dalla sottoscrizione dello
storico documento, il Movimento Progetto Piemonte intende proporre
il via ad una serie di iniziative per ricordare l’evento.
E
il ricordo della” Dichiarazione dei rappresentanti delle
popolazioni alpine” non poteva prescindere dalla città dove la
Carta è nata, ovvero Chivasso-
Mercoledì
19 dicembre 2012, alle ore 18.15, verrà
illustrata dal presidente del Movimento Progetto Piemonte, Massimo
Iaretti l’idea di un percorso celebrativo dei sessant’anni della
“Carta di Chivasso” che culminerà il 19 dicembre del 2013 con un
convegno di carattere storico sull’argomento.
E
anche la sede dell’incontro, che è aperto agli organi di
informazione ed alla cittadinanza, ovvero il Centro
Paolo Otelli di via Paleologi 2 a Chivasso,
che è stato gentilmente messo a disposizione per l’evento, è
fortemente simbolica perché si trova a non grande distanza dal luogo
dove il Documento venne sottoscritto. E tra le iniziative collegate
c’è, in primo luogo, la nascita di un circolo culturale che si
chiamerà appunto “Carta di Chivasso” per mantenerne sempre vivi
il nome e lo spirito.
Nella
stessa occasione, come in un collegamento ideale, sarà presentata
anche la Consulta dei Popoli del Piemonte,
organo consultivo previsto dallo Statuto dell’MPP, ma aperto al
contributo di tutti coloro che si riconoscano nei principi
dell’autonomia e della democrazia contenuti nello Statuto stesso,
anche appartenendo ad altre realtà politiche od associative. La
Consulta sarà finalizzare ad elaborare progetti ed iniziative per il
mantenimento dell’identità piemontese, sia sotto l’aspetto
culturale che politico.
M.Iaretti.
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