PIEMONTE/SANITA': PM, USO POLITICO DI STRUMENTI AMMINISTRATIVI Arresti Domiciliari Per l'Assessore Caterina Ferrero

(ASCA) - Torino, 15 giu - Una ricompensa elettorale o comunque un movente politico per decidere spese e scelte nella sanita'. E' questo in sostanza il quadro che emerge dopo la svolta nelle indagini sulla sanita' piemontese che ha portato questa mattina all'arresto per turbativa d'asta dell'assessore regionale piemontese Caterina Ferrero, e all'iscrizione nel registro degli indagati del commissario straordinario dell'Asl To4, Renzo Secreto, per abuso d'ufficio. Nel corso delle indagini sarebbero emersi nuovi elementi che disegnerebbero il fine politico nell'uso degli strumenti amministrativi in capo all'assessore.

I filoni d'indagine principali che avrebbero portato all'aggravamento della posizione dell'assessore, e da cui pero' non sarebbero emerse tangenti, riguardano la gara per la fornitura dei pannoloni, poi revocata e affidata a Federfarma e l'apertura del servizio di emodinamica a Chivasso in contrasto con il piano di riorganizzazione regionale. ''C'era un interesse politico a privilegiare una categoria di professionisti interessante dal punto di vista elettorale - ha sottolineato questa mattina nel corso di una conferenza stampa il procuratore aggiunto Andrea Beconi - e in parte di favorire un candidato (Bruno Matola, pdl, gia' sindaco di Chivasso e sconfitto alle ultime elezioni, ndr) che si era espresso nei confronti della popolazione nel senso di promettere una soluzione''. ''Non un vero e proprio scambio di voti ma una sorta di captatio benevolentiae'', ha precisato Beconi. ''Le indagini effettuate hanno permesso di accertare il pieno coinvolgimento dell'assessore nelle trattative con Federfarma'' ha detto Beconi, il bando per i pannoloni del valore 50 milioni di euro, ha ribadito, fu revocato ''non nell'interesse pubblico, ma per interesse politico''. L'episodio, ha precisato Beconi, rappresenta ''un sistema, un modo di intendere l'occupazione della poltrona da parte dell'assessore''. Quanto al servizio di emodinamica presso l'ospedale di Chivasso. In questo caso nell'ordinanza di custodia cautelare ''e' stato esplicitato il reato di abuso di ufficio'' in concorso con Piero Gambarino, braccio destro dell'assessore, e Renzo Secreto, commissario straordinario della Asl Torino 4, mentre il piano regionale di rientro della sanita' non prevedeva un servizio di emodinamica a Chivasso e Ivrea. ''Ferrero assieme a Gambarino - ha detto Beconi - ha fatto sostanzialmente adottare a Secreto, coindagato, una delibera che consentiva l'apertura del servizio di emodinamica a Chivasso, mediante convenzione con la clinica privata Villa Maria Pia''.

Beconi ha poi spiegato che la responsabilita' dell'assessore sarebbe emersa grazie alle risultanze degli interrogatori e a un approfondimento dei documenti sequestrati, e che avrebbero cosi' completato il quadro indiziario gia' emerso dalle intercettazioni telefoniche. Il provvedimento degli arresti domiciliari e' stato adottato, ha sottolineato, per evitare la reiterazione del reato in virtu' del ruolo politico ancora ricoperto dalla Ferrero.

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