L'Associazione utenti della Chivasso-Ivrea-Ao, interviene di nuovo sulla questione-LUNETTA...


PURTROPPO DOBBIAMO CONTINUARE AD OCCUPARCI DELLA LUNETTA DI CHIVASSO...

Nella giornata di martedi' 17/5,  l’Associazione Utenti Ferrovia Chivasso – Ivrea –Aosta, insieme al Comitato per il Nodo ferroviario di Chivasso e alle associazioni ambientaliste Legambiente e Pro Natura, ha depositato presso la Direzione Trasporti della Regione Piemonte il documento di Osservazioni con l’obiettivo di contrastare l’approvazione del progetto “Lunetta di Chivasso” nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
Crediamo indispensabile riepilogare la vicenda di questo contrastato progetto pensato per velocizzare i tempi di percorrenza tra Aosta e Torino grazie a un raccordo ferroviario che “salta” la stazione di Chivasso e che era stato fortemente voluto dalla Regione Valle d’Aosta.
La procedura di VIA alla quale è ora sottoposto il progetto lunetta rappresenta il quarto tentativo da parte di RFI di far approvare l’opera da parte degli Uffici della Regione Piemonte. I primi tre tentativi (marzo ’08, settembre ’08, luglio ’10) sono andati a vuoto grazie a sonore bocciature dei funzionari regionali.
Nella terza procedura di VIA, la motivazione principale della bocciatura - in linguaggio burocratico “richiesta di integrazioni” - era stata (citiamo testualmente la Determina regionale) la richiesta che “Lo studio idraulico predisposto dovrà essere integrato e approfondito. (…) In particolare dovrà essere accertata l’effettiva profondità della falda superficiale presente nell’area oggetto d’intervento, rispetto al piano di campagna e verificate le interferenze con le opere in progetto anche a salvaguardia delle infrastrutture esistenti.”
Insomma: l’area dove dovrebbe passare il raccordo ferroviario è esondabile, in fascia C dell’Orco, ed è “andata a bagno” nelle alluvioni del ’93, del ’94, del 2000, e recentemente anche in occasione di un evento meteorico ben più modesto nell’agosto 2010.
Di conseguenza i funzionari regionali si erano fatti cura di chiedere al proponente dell’opera RFI di verificare la compatibilità idrogeologica del manufatto ferroviario.
Nelle nostre Osservazioni, affermiamo che, nella documentazione fornita a corredo dell’attuale procedura di VIA, RFI non ha “integrato ed approfondito” proprio nulla e ci aspettiamo che i funzionari della Direzione Trasporti ne prendano atto ed emettano la quarta bocciatura.
Ma l’elemento che crediamo debba essere maggiormente sottolineato, e che rappresenta la prima motivazione addotta nelle nostre Osservazioni, è il fatto – quasi incredibile - che RFI, pur avendo presentato il progetto alla VIA il 18 marzo scorso, cioè pochi giorni dopo l’introduzione del nuovo orario ferroviario con le cosiddette “rotture di carico” alternate a Chivasso e Ivrea, non abbia pensato di spendere nemmeno una parola sulla opportunità della lunetta nella situazione completamente diversa che si è venuta a determinare dopo il divieto di transito dei locomotori diesel nel passante ferroviario torinese.
Ed invece, è del tutto evidente che i ritardi accumulati nella approvazione del progetto lunetta sono stati provvidenziali: con lunetta realizzata, la linea Torino – Aosta avrebbe dovuto essere chiusa al traffico perché non si sarebbero potuti fare a Chivasso gli indispensabili cambi né del locomotore (tra dicembre e marzo) e tanto meno del treno (da marzo ad oggi, e chissà per quanto tempo ancora).
In realtà, almeno a stare alle dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione, la lunetta di Chivasso non sembra più volerla nessuno - neppure RFI - e si ha l’impressione che il progetto vada avanti per forza d’inerzia solo perché nessuno si assume la responsabilità di intraprendere l’iniziativa di fermarlo.
Ma noi speriamo davvero che qualcuno, finalmente, si decida a farlo!!!
 Associazione Utenti Ferrovia
Chivasso – Ivrea – Aosta.

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