Si parla di Decrescita...

CAVAGNOLO - Una serata molto interessante e partecipata quella di ieri sera (venerdì 4/2), svoltasi presso la sala polivalente comunale e promossa dal Gruppo d'acquisto solidale (GAS) di Verrua/Brusasco/Cavagnolo. Ospite della serata Pierdomenico BONARDO del Centro Paolo Otelli di Chivasso, studioso dell Decrescita (in foto). Bonardo, coadiuvato da un'accattivante videopresentazione da lui stesso ideata a prodotta, ha richiamato l'attenzione del pubblico sulle questioni legate allo sviluppo economico impostato esclusivamente sull'andamento del "PIL", un indicatore considerato ormai troppo parziale e non in grado di fotografare la realtà sociale a livello globale con la quale il pianeta terra deve fare i conti. Una realtà qundi costituita da risorse naturali in rapida via di esaurimento e non "infinite" come potrebbe far pensare la logica della crescita esponenziale tipica del nostro sistema capitalistico, e misurata per l'appunto con gli indici legaati al "prodotto interno lordo". Bonardo segue da decenni l'analisi e le teorie che man mano si sono elaborate per la diffusione del concetto di "Decrescita.
"L’Europa è la patria dell’elaborazione del concetto di decrescita - ci dice Pierdomenico Bonardo - basti pensare ad Ivan Illich. Via via poi che il concetto prendeva piede a partire dagli anni ’70-‘80, contributi fondamentali sono arrivati da Francia e Germania (Serge Latouche, Wolfgang Sachs). Rumeno è Nicholas Georgescu-Roegen, l’economista che con la bioeconomia ha messo a nudo la teoria economica standard ed i suoi misfatti. Ecco, la bioeconomia – io ritengo – sarà fondamentale per la vita di una società futura basata sulla decrescita. In Italia dobbiamo a Mauro Bonaiuti gli interventi più interessanti e la stessa divulgazione del pensiero di Georgescu-Roegen. Altri contributi sono arrivati dal mondo cattolico e protestante, sempre in Italia e Germania. A fronte comunque di una elaborazione concettuale di alto livello, a mio parere permangono problemi sul come coniugare a livello pratico le intuizioni teoriche. D’altronde, come diceva Marx, il difficile è sempre passare dall’astratto al concreto".
Un argomento complesso e ricco di sfaccettature economiche e di riscolti sociali, che stenta ad entrare nelle agende politiche delle nostre istituzioni, quasi mai oggetto di attenzione da parte dei mass media tradizionali, forse perchè potrebbe causare un impatto imprevedibile a causa degli scenari a cui l'umanità intera potrebbe andare incontro se non saremo in grado di modificare in tempo utile gli stili di vita collettivi, imprintanoli ad un impatto piu' consono con la nostra presenza su questo disastrato pianeta.
Spartako.

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