Dal Comitato utenti ferrovia Chivasso/Ivrea/Aosta...


Già dall’incontro del 19 gennaio scorso tra le FS e gli assessori ai trasporti delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta era del tutto evidente che la soluzione delle rotture di carico (cambio del treno) miste, in parte a Chivasso e in parte a Ivrea, era una SOLUZIONE OBBLIGATA per cercare di riportare a normalità il servizio ferroviario sulla linea Torino-Aosta.
Il numero di binari disponibili per i treni della Torino-Aosta sono infatti 3 sia a Chivasso che a Ivrea e questo elemento, da solo, rende evidente che solo programmando i cambi alternativamente nelle due stazioni si può cercare di evitare la congestione del traffico dei treni.
Inoltre, sempre nell’incontro del 19 gennaio, RFI e Trenitalia avevano reso edotte le Regioni che la proroga che consentiva di continuare a far entrare i Minuetto diesel a Porta Susa non sarebbe stata rinnovata. Infatti, le analisi effettuate dall’ARPA avevano verificato che, nonostante il divieto all’ingresso dei vecchi locomotori diesel D445, la qualità dell’aria a Porta Susa non è significativamente migliorata.
Dunque, dalla fine di febbraio, neanche i Minuetto diesel, utilizzati massicciamente dallo scorso dicembre, non potranno più entrare nel passante ferroviario torinese.
Cambiare treno in parte a Chivasso e in parte a Ivrea per proseguire il viaggio da/per Torino con locomotori a trazione elettrica era dunque l’unica soluzione possibile.
Nonostante tutto questo fosse chiaro a chiunque si interessi dei problemi della nostra linea, c’è voluto un ulteriore, del tutto inutile, incontro ad Aosta ieri, organizzato dall’assessore ai trasporti con RFI e Trenitalia per farsi ribadire che questa è la soluzione obbligata. Insomma, una nuova perdita di tempo nella predisposizione delle soluzioni.
L’Associazione Utenti Ferrovia Chivasso – Ivrea – Aosta non fa i salti di gioia per la soluzione che verrà adottata tra un mese ma, oltre a verificare che è l’unica possibile, riconosce gli elementi positivi introdotti per l’occasione che comporta il rifacimento degli orari:
·       prima di tutto, potranno andare in pensione i vecchi e inquinanti locomotori D445, uno dei quali giusto ieri è andato in avaria tra Ivrea e Strambino, ha raggiunto tra il fumo a fatica Strambino dove i passeggeri sono stati fatti scendere per prendere poi il treno successivo;
·       la razionalizzazione degli orari di arrivo a Ivrea da sud, che consente di risolvere i problemi degli studenti di Ivrea che giungono dal canavese
·       l’aggiunta di una nuova relazione da Torino ad Aosta, con arrivo ad Aosta prima delle 8
·       l’aggiunta della fermata di Nus a quasi tutti i diretti
Ribadiamo comunque che anche questa soluzione dei cambi misti deve ritenersi provvisoria, e che l’unica vera soluzione è la elettrificazione della tratta Ivrea – Aosta.
Su questa richiesta un gruppo di pendolari valdostani sta iniziando una raccolta di firme che sosteniamo con convinzione. Vedi: WWW.PENDOLARISTANCHIVDA.WORDPRESS.COM
L’elettrificazione dovrebbe essere l’impegno prioritario della Regione Valle d’Aosta, che dovrebbe finalmente METTERSI D’ACCORDO CON SE STESSA: non si può chiedere con insistenza che la rottura di carico si faccia solo a Chivasso e non a Ivrea e, contemporaneamente, non ritirare il progetto di lunetta di Chivasso, che salterebbe la stazione nella quale la Regione Valle d’Aosta vorrebbe imporre il cambio del treno.

Associazione Utenti Ferrovia
Chivasso – Ivrea – Aosta
http://digilander.libero.it/aufchivassoaosta/

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